Approda al MAGA di Gallarate l’opera del tedesco Carsten Nicolai (1965), già noto a livello internazionale per il suo impegno nella musica elettronica sperimentale col nome di ‘Alva Noto’. Dal 01 al 31 Ottobre il museo gallaratese, ad oggi il primo museo italiano ad accogliere una mostra personale sull’artista tedesco, ospiterà sette opere di Nicolai tra cui una appositamente pensata per il MAGA (gradient punkt, 2010). L’opera dell’artista, così come la sua produzione musicale, si contraddistingue per uno stile decisamente minimalista e dall’utilizzo di pochissimi materiali. La sua arte nasce dalla scienza, in particolare dall’elettronica, ma il suo lavoro cerca di evadere dai vincoli della razionalità per tentare un equilibrio tra l’ordine scientifico e la libertà delle emozioni: ‘E’ molto importante per me – ha dichiarato Carsten – che una certa profondità e varietà della sfera razionale ed irrazionale coesistano l’una accanto all’altra. Sto molto attento a non sacrificare l’una per l’altra’. Certamente l’arte di Nicolai, così come l’arte contemporanea in genere, richiede un approccio più mentale, concettuale. Non è direttamente comprensibile e interpretabile. Ma il vero scopo della produzione di questo artista non è trasmettere messaggi precisi o contenuti prestabiliti a priori. L’interazione e l’emissione di reazioni sonore che opere come anti, 2004 generano al tocco o l’evoluzione visiva di wellenwanne (schwarz), 2007, in cui l’acqua contenuta nella vasca viene mossa dalle vibrazioni dei suoni minimi diffusi dagli altoparlanti posti al di sotto di essa, conducono il visitatore a sviluppare un percorso di sensibilizzazione rispetto a ciò che si trova davanti: Nicolai non vuole comunicare un messaggio al visitatore tramite una fruizione già nota, guidata e mediata da una narrazione altra. Piuttosto intende stimolarlo ad un nuovo approccio alle cose, alla realtà. Costringendolo a pensare, ragionare e a trovare una soluzione concettuale. La luce, le sorgenti sonore, l’acqua e il campo elettromagnetico sono i mezzi forniti dalla natura e da strumenti artificiali mediante cui l’artista intende attivare questo processo di sensibilizzazione nella mente del visitatore. La mostra sarà aperta sino al 31 Ottobre. Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Chiuso il lunedì. Per info www.museomaga.it.