Già in passato aveva regalato un sorriso ai più piccoli con giochi, libri e vestitini, ma, in fondo, quando c'è da dare il suo aiuto, Aila è sempre in prima linea. E così, oggi, con l'emergenza Covid-19, ecco oltre 5 mila mascherine in dono ai bimbi nelle carceri.
Già in passato aveva regalato un sorriso ai più piccoli con giochi, libri e vestitini, ma, in fondo, quando c'è da dare un aiuto a chi, purtroppo, è meno fortunato o si trova in situazioni di disagio e difficoltà, beh... Aila (Associazione Italiana Lotta Abusi) è da sempre in prima linea. Lo ha fatto, appunto, prima e continua a farlo anche adesso. E così, con la lunga e complessa emergenza Covid, con la quale, ormai da oltre un anno, ci stiamo confrontando, ecco che la presidente Ada Orsatti ed il suo gruppo (con Luca Catelli) sono scesi di nuovo in campo, stavolta raccogliendo e donando le mascherine ai bimbi che si trovano nelle carceri assieme alle loro mamme. "Un semplice gesto - racconta la stessa Orsatti - però se ognuno mette qualcosa, può essere un importante sostegno. Questi bimbi sono costretti a vivere situazioni di criticità, quindi, subito, abbiamo pensato in che modo poter dare una mano". Se, dunque, qualche tempo fa erano stati, come detto, i giocattoli e gli abiti (grazie alla collaborazione ed alla generosità di alcuni Comuni del territorio e dei cittadini), ora, con la pandemia, si è deciso proprio per i dispositivi di protezione individuale, al fine di garantire a ciascuno di loro la massima sicurezza. "Tante quelle che ci sono state date - spiega - In totale, infatti, sono oltre 5 mila mascherine che abbiamo consegnato al garante delle carceri. Il nostro impegno e l'attenzione verso quanti soffrono e hanno bisogno non si ferma qui. Fare del bene è fondamentale e più siamo più persone possono avere almeno un po' di serenità e tranquillità".