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Storie, Milano

I due falchi del Pirellone

Giò e Giulia, così sono stati ribattezzati i due falchi che, ogni anno, puntuali tornano sul Grattacielo Pirelli per la riproduzione. Adottati virtualmente da tanti cittadini.

Il loro nido d'amore l'hanno scelto con una vista davvero mozzafiato e soprattutto in uno degli edifici simbolo di Milano. E, mai come stavolta, proprio di nido bisogna parlare, perché protagonisti sono nientemeno che Giò e Giulia, i due falchi pellegrini 'urbani' che ogni anno, tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, tornano in cima al Grattacielo Pirelli (sede del Consiglio Regionale), per la riproduzione. Una storia che certo, alla fine, sarebbe ordinaria per le leggi di natura, se non fosse che gli innamoratori fin da quando sono arrivati la prima volta sono due osservati speciali. Il primo avvistamento dei rapaci in cima al Pirelli, infatti, risale al mese di aprile del 2014, la coppia è stata individuata durante alcuni lavori di manutenzione sul tetto dell’edificio, quindi qualche tempo dopo ecco che si è deciso di costruire loro un nido artificiale, una vasca in legno con un letto di ciottoli alla base adatta ad ospitare la cova e, contemporaneamente, proprio in corrispondenza dello stesso nido sono state installate due webcam, occhi 'elettronici' che permettono di osservare in diretta streaming 24 ore su 24 la vita ad alta quota. E, in men che non si dica, i due falchi sono diventati delle vere celebrità, venendo adottati virtualmente da tanti cittadini che, da quel momento, hanno cominciato a seguire con grande cura e attenzione la riproduzione. Ogni anno, insomma, Giò e Giulia tornano 'a casa' e così hanno fatto anche in questo 2021.

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