Il Comune di Legnano scommette sull'arrivo di un nuovo Its sul territorio. E a sottolinearne i pregi ha concorso una mozione del consigliere del 'Movimento dei cittadini', Franco Brumana sposata anche dalla maggioranza e a cui hanno fornito un apporto di emendamento soprattutto i consiglieri Luca Benetti e Marta Monti.
I loro vantaggi sono mille: danno una solida preparazione professionale, assecondano le sempre mutevoli esigenze dell'universo produttivo e sono spendibili in più settori, dalla moda all'agricoltura, dalla saldatura alla meccatronica. Il Comune di Legnano scommette sull'arrivo di un nuovo Its sul territorio. E a sottolinearne i pregi ha concorso una mozione del consigliere del 'Movimento dei cittadini', Franco Brumana sposata anche dalla maggioranza e a cui hanno fornito un apporto di emendamento soprattutto i consiglieri Luca Benetti e Marta Monti. E anche se l'Italia, nell'adottarli, è un po' una Cenerentola rispetto ad altri paesi, questo, hanno sottolineato i proponenti la mozione poi adottata compattamente dal consiglio comunale, non significa che non li si debba considerare un valore aggiunto. Anzi, hanno ribadito, occorre mettere in pista un dialogo a tutto campo con imprese, mondo del lavoro, enti locali per farne decollare uno il prima possibile sul territorio. "Le imprese locali - ha evidenziato Brumana nell'incipit della sua disamina della mozione - hanno bisogno di nuove competenze e spesso, purtroppo, non trovano persone che gliele possano garantire; vi è quindi l'esigenza di accompagnare chi si approccia al mondo del lavoro, troppi legnanesi sono in disoccupazione o non trovano un impiego e gli Its hanno la particolarità di potersi modificare rispetto alle esigenze concrete che si manifestano". Insomma, per un mondo del lavoro flessibile occorre una formazione che lo sia altrettanto e gli Its, su questo piano, rappresenterebbero il classico cacio sui maccheroni. "Anche perchè - ha proseguito Brumana - vi sono molti settori bisognosi di queste competenze, penso prima di tutto alla meccatronica , ma anche alla saldatura di cui a Legnano esiste un istituto di eccellenza, ma perchè no anche alla moda, con una realtà di punta nella nostra città e i diversi calzaturifici di Parabiago o all'agricoltura per l'area vasta compresa tra Legnano e il Ticino". E la battaglia da combattere e vincere è anche a livello culturale. E Legnano, a questo riguardo, la sua goccia nel mare la può mettere eccome. "In Italia - ha spiegato Brumana - gli Its hanno 18 mila iscritti, in Germania ce ne sono 800 mila, in Francia circa 500 mila, in Spagna 400 mila e nel Regno Unito 280 mila". Che l'Italia debba quindi fare un salto in avanti nell'adozione di questa realtà formativa è del tutto evidente. E che lo debba fare senza attendere oltre lo testimonia anche un altro fattore messo in campo da Brumana: "Gli Its hanno dato ottimi risultati - ha proseguito - l'82% delle persone ha trovato lavoro a un anno dal diploma, vi è poi un altro 18 che o si iscrive all'università o addirittura trova occupazione prima". Sono corsi della durata di due o tre anni che si svolgono a stretto contatto con il mondo delle imprese. Non mancando di ricordare come , a Legnano, Confindustria abbia già battuto un colpo sfornando un corso incentrato sulla meccatronica, Brumana ha quindi invitato il Comune ad attivarsi a tutto campo per fare sbarcare quanto prima un Its sul territorio. Il discorso dovrà, come prevede la legge, essere gestito insieme con una Fondazione che si occuperà di programmare i corsi così come di individuarne la sede più confacente. Un percorso che maggioranza e giunta si sono detti disponibilissimi a sostenere e le parole del sindaco Lorenzo Radice ne sono la cartesiana certificazione: "Stiamo lavorando con l'assessore Maffei su questo progetto che ci sta molto a cuore - ha affermato - abbiamo coinvolto anche altri comuni che si sono detti molto aperti al discorso, vogliamo aprire proprio un tavolo di confronto su questo tema con la consulta economia.-lavoro". La strada è quindi spianata. Verso la realizzazione di una realtà che costituirebbe un valore aggiunto non soltanto sul piano formativo e produttivo ma anche su quello dell'immagine di una Legnano intenzionata a esercitare il ruolo di faro dello sviluppo del territorio a lei assegnato da fattori demografici e storici.