Il suo appello è chiaro: fate riaprire le porte ai negozi del commercio di vicinato. Per rivitalizzarne un'attività economica pesantemente piegata dall'emergenza Covid.
Il suo appello è chiaro: fate riaprire le porte ai negozi del commercio di vicinato. Per rivitalizzarne un'attività economica pesantemente piegata dall'emergenza Covid, ma anche a beneficio dei cittadini. Le parole del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi non si prestano a fraintendimenti. "Ci siamo impegnati con determinazione sin dall'inizio di questa emergenza sanitaria - dice - abbiamo attivato tutte le misure, i controlli e la gestione locale di questa pandemia, non sempre abbiamo riscontrato coerenza nelle linee da seguire, ma lo abbiamo fatto e la maggior parte dei cittadii parabiaghesi lo ha fatto assieme a noi amministratori. Siamo in questa situazione da più di un anno, siamo stanchi e intolleranti ma teniamo duro comunque". Ma, visto che i numeri sembrano indicare qualche spiraglio di sole, varrebbe la pena, prosegue Cucchi, osare un po' in un passaggio successivo. "Oggi - aggiunge - la curva dei contagi della nostra città fa ben sperare l'inizio di una fase discendente, forse è il caso di avviare una riapertura". Per non creare, rileva, una situazione di disparità di trattamento in cui "Gli store vengono considerati luoghi sicuri nella prevenzione della diffusione del Covid mentre, nei centri urbani, un negozio di vicinato che comporta un'affluenza di solo alcune persone al giorno, si". Insomma, conclude, "La vendita online comporta attività vere e proprie, magazzini da gestire, logistica e corrieri, pertanto, se tutta questa filiera viene considerata sicura, come mai il lavoro dei negozianti no?". Cucchi ricorda di non essere certo solo nel lanciare quest'appello potendo contare anche sul sostegno del presidente di Confcommercio Associazione Territoriale di Legnano, Paolo Ferrè.