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Territorio, Salute

A maggio nuove riaperture?

Dopo restrizioni e aumento delle vaccinazioni: a maggio inizieranno le riaperture. Decisivi i minor ricoveri in terapia intensiva.

Valutare riaperture subito dopo il 20 aprile di alcuni settori chiusi, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività ferme da troppo tempo come le palestre”. È la posizione delle Regioni, che finalmente tornano a parlare della ripresa dello sport in Italia fermo ormai da tantissimo tempo. Al momento si tratta ancora di un’ipotesi, che stando alle anticipazioni emerse verrà presentata nell’incontro con il premier Mario Draghi. Ovviamente, alla base di tutto, deve esserci la riduzione del numero dei contagi, ma intanto si inizia finalmente a discutere dell’eventuale ripresa di un settore completamente bloccato da mesi. Stando a quanto dichiarato da alcuni organi di informazione, a fine aprile potrebbero riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e cinema, mentre palestre e piscine potrebbero ripartire dall’inizio del mese di maggio. Tutto da capire se saranno le premesse per una ripresa anche degli sport di contatto a livello regionale e provinciale, ora completamente bloccati. “Stiamo vivendo la terza ondata e verosimilmente stiamo oltrepassando il picco, anche se lo scopriremo con certezza solo nei prossimi giorni. Nel frattempo abbiamo la stagione più calda che arriva, si sta più all’aperto e, seguendo le regole, è meno facile contagiarsi. La vera variabile poi è l’andare avanti con le vaccinazioni: più dosi somministriamo, più persone sono protette. È inevitabile che a 3-4 settimane da oggi sia necessario, possibile e indispensabile programmare le riaperture”, ha spiegato Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla Salute. Sileri ha anche sottolineato che “andando avanti, gli sforzi fatti in questo mese consentiranno di vedere delle regioni con colorazione gialla o forse anche bianca”. “Si può programmare già da oggi non il giorno, ma il valore soglia per prevedere di tornare alla normale attività. Il vero parametro sarà quando si svuoteranno le terapie intensive e gli ospedali”.

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