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Territorio, Commercio

"Vogliamo vivere..."

Ambulanti e commercianti in piazza Monte Grappa a Varese per far sentire la loro voce. "Un anno di continui 'apri e chiudi' e di limitazioni, non ce la facciamo più".

La voce che, stavolta, si è levata nel 'cuore' di Varese. Quel messaggio preciso, "Vogliamo vivere", poi, che è risuonato forte e chiaro in piazza Monte Grappa. Perchè, dopo oltre un anno dall'inizio della pandemia, con i continui "apri e chiudi", le limitazioni e le restrizioni, gli ambulanti e i fieristi, gli operatori alberghieri e del settore turistico, gli agenti di commercio e quanti operano nel campo dell'arredamento e dell'abbigliamento non ce la fanno più. "Siamo stanchi - ribadiscono in coro - Ci hanno messo letteralmente in ginocchio. Prima dicono che ci daranno la possibilità di lavorare, ma successivamente ecco che ci bloccano di nuovo. Ed è così che va avanti ormai dalla primavera del 2020". Dodici mesi di sacrifici e perdite; dodici mesi durante i quali hanno dovuto fermarsi, senza però ricevere, se non in qualche caso sporadico e in piccola parte, sostegni e aiuti. "Ma ciò che dobbiamo pagare, invece, non è stato cancellato, anzi - affermano - Quello che chiediamo è di poter tornare a fare le nostre professioni; vogliamo, appunto, vivere, mentre fino ad oggi questo non ci è stato permesso. Le istituzioni vanno avanti solo a parole e i fatti continuano a mancare". I punti principali su cui pongono l'attenzione, alla fine, sono diversi: innanzitutto, l'apertura dei pubblici esercizi anche in zona rossa e arancione e, quindi, dei mercati e di tutti i negozi in zona rossa; ancora, l'esenzione Tari per l’anno 2021 e la rimodulazione del sistema di pagamento, la proroga fino a dicembre della moratoria sui mutui, la campagna vaccinale (priorità agli operatori del commercio), il riconoscimento e il versamento degli indennizzi agli imprenditori per ogni giorno di inattività e della malattia anche per gli imprenditori con relativa diaria giornaliera, fino all'annullamento delle imposte in scadenza a giugno, ad un anno di esenzione Irap come bonus-incentivo a chi manterrà i dipendenti e all'estensione del credito di imposta per i canoni di locazione pure per il 2021.

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