Ho pensato ad alcune pellicole che hanno, a mio parere, il pregio di allargare un po’ gli orizzonti e di farci riflettere.
La pandemia ci costringe a tenere duro ancora per alcuni mesi; siamo chiamati ancora a centellinare i rapporti personali, a rinunciare alla vita sociale, a contenere il desiderio di libertà. Si tratta di scelte doverose, di limitazioni necessarie: chi non lo capisce è fuori gioco (e fa danni). Ciascuno di noi - da solo o in compagnia - si è inventato vari espedienti per far fronte alle fatiche delle restrizioni nelle quali, a ritmi alterni, viviamo da ormai un anno. Alcuni hanno fatto ricorso, dopo l’ondata un po’ triste degli aperitivi online della scorsa primavera, a mezzi più significativi, tra cui i cineforum in rete. Senza alcuna pretesa di esaustività, rispondo, dalle pagine di Logos, a chi mi ha chiesto un parere su alcuni film che valga la pena vedere in queste sere di calma forzata. Ce n’è davvero per tutti i gusti e la piccola rassegna che qui tratteggio non ha la benché minima pretesa di esaustività. Ho pensato ad alcune pellicole che hanno, a mio parere, il pregio di allargare un po’ gli orizzonti e di farci riflettere. Anzitutto consiglierei film come ‘L’onda’ o ‘Die Experiment’, che mostrano quanto siamo sensibili al plagio e alla manipolazione. Una lezione - da due punti di vista molto diversi - valida per ogni tempo. Magari questi film si potrebbero accompagnare alla lettura de ‘Il Signore delle mosche’ di William Golding. Ancora, per riflettere sull’influenza dei social media, è utile il docu-film ‘The social dilemma’, che illustra (magari in maniera un po’ caricata) quanto complessa sia la macchina che sta dietro ogni singolo nostro ‘like’. Per chi volesse invece riflettere sulla complessità della psiche, film come ‘Shutter Island’ o ‘Fight Club’ sono ormai irrinunciabili pietre miliari. Chi desiderasse ascendere alle vastità della trascendenza, troverebbe pane per i suoi denti in pellicole come ‘The tree of life’. Un capolavoro certo difficile, ma che merita davvero di essere visto, così come meritano attenzione film di denuncia sociale di matrice razziale o economica come ‘I figli degli uomini’ e ‘In time’.