Ad opera della squadra di AMGA dedicata alla cura e alla manutenzione del verde pubblico, 80 alberelli sono stati messi a dimora nella fascia verde che separa il Parco Pratone dalla strada.
Aceri, carpini bianchi, biancospini e fusaggini: fanno parte di queste quattro specie autoctone le 80 piante che il Parco del Ticino ha donato al Comune di Buscate, nell’ambito di un progetto di naturalizzazione del territorio regionale che vede l’ente Parco, appunto, collaborare con i Comuni sul versante della tutela ambientale.
Ieri mattina, ad opera della squadra di AMGA dedicata alla cura e alla manutenzione del verde pubblico, gli 80 alberelli sono stati messi a dimora nella fascia verde che separa il Parco Pratone dalla strada, a poca distanza dalla cappelletta del Brughé: una sorta di piccola cerimonia, alla quale hanno partecipato, in rappresentanza del Comune, il sindaco Fabio Merlotti, gli assessori Debora Allevi e Jonata Canziani e Maria Luisa Merlotti, presidente della Commissione Ecologia; per AMGA, la responsabile del Settore Verde, Carmen Esposito con la sua squadra di tecnici e giardinieri; per il Parco del Ticino, Fulvio Caronni, responsabile del settore progettazione boschi e il consigliere, Massimo Braghieri, nonché una nutrita rappresentanza d’ insegnanti della scuola primaria Mazzini. Il bello di questo progetto è che saranno proprio gli alunni a prendersi cura di queste piante: tanto per cominciare le adotteranno, dando loro un nome e provvederanno poi ad innaffiarle e a seguirne, nel tempo, la crescita.
"Buscate - ha sottolineato il primo cittadino - è un Comune particolarmente sensibile al tema ambientale. Non dimentichiamoci che trent’anni fa aveva rischiato di essere sede di una discarica: pericolo che era stato poi scongiurato proprio grazie all’alzata di scudi dei cittadini e delle associazioni, che avevano difeso davvero a spada tratta il proprio territorio. Questo amore per il nostro patrimonio verde va assolutamente trasferito anche alle giovani generazioni e la stretta di mano con le scuole intende andare proprio in tale direzione".
"Questo è il primo passo di un progetto che intende coinvolgere e responsabilizzare i bambini sulle tematiche dell’ambiente", hanno spiegato le insegnanti, preannunciando che, non appena potrà riprendere la didattica in presenza, porteranno gli alunni a vedere gli alberelli.
A conclusione della piccola cerimonia, AMGA ha donato alle insegnanti delle piante di
lavanda. "Salvaguardare la biodiversità urbana incrementando la presenza di alberi e arbusti all’interno delle aree verdi- spiegano i tecnici e gli agronomi di AMGA - restituisce alla cittadinanza tutta una serie di benefici a livello di ecosistema che le piante sono in grado di offrire: dalla mitigazione al cambiamento climatico, dal riparo per la fauna selvatica alla capacità di fissazione degli inquinanti atmosferici. Mettere a dimora una pianta dona, pertanto, un beneficio che va a vantaggio di tutta la collettivit".