facebook telegram twitter whatsapp

Attualità, Storie

"Messi a dura prova"

In quei luoghi tra i più colpiti nella prima ondata. Carenno, Vercurago, Calolziocorte, Monte Marenzo ed Erve, don Angelo: "E' stato davvero un tritacarne. Tante lacrime e dolore".

Le immagini che si mischiano con le emozioni, tante, tantissime. I pensieri che, inevitabilmente, vanno a un anno fa e, subito dopo, ritornano ai giorni nostri. Le paure, la sofferenza, il dolore, ma anche la speranza che, una dopo l'altra, fanno capolino in testa, perché lì, in quei luoghi messi a dura prova dalla prima ondata della pandemia, le lunghe ed intense settimane vissute sono e rimarranno per sempre un ricordo indelebile. "Un periodo davvero pesante e faticoso - racconta don Angelo Riva - La primavera del 2020 quando il Covid-19 è entrato nelle nostre comunità e ci ha fatto affrontare una dura prova. E' stato, usando un termine certo forte, che però spiega bene ciò che è accaduto, come essere in un 'tritacarne', dal quale non si riusciva più ad uscirne". Carenno, Vercurago, Calolziocorte, Monte Marenzo ed Erve, piccoli centri della valle San Martino (tra le province di Bergamo e Lecco), eccoli chiamati, all'improvviso, ad affrontare una grande, immensa battaglia. "Diverse le persone che, purtroppo, ci hanno lasciato e diverse le famiglie che si sono trovate a dover piangere un proprio caro - continua - Abbiamo perso parenti e amici (io, ad esempio, mi sono trovato senza più il papà e con la mamma ricoverata in ospedale per oltre 3 mesi); proprio qui, poi, abbiamo visto il virus portarsi via anche uno dei nostri sacerdoti. Don Adriano era un punto di riferimento che sapeva infondere gioia, serenità e fiducia. Una di quelle figure belle e di straordinarie qualità e capacità. Ci mancherà tanto; mancheranno la sua presenza e il suo modo di fare, capaci di coinvolgere la gente. Oggi, allora, nel ricordo di quanti non ci sono più, dobbiamo provare a trasformare il dolore che ci ha colpito e che ci colpisce in dimensione di carità. Stiamo accanto a chi soffre e a chi fa fatica e prendiamoci cura del prossimo, per cercare di riallacciare le relazioni e ritrovare il senso della fede cristiana nella speranza e nella risurrezione".

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy