In quei luoghi tra i più colpiti nella prima ondata. Carenno, Vercurago, Calolziocorte, Monte Marenzo ed Erve, don Angelo: "E' stato davvero un tritacarne. Tante lacrime e dolore".
Le immagini che si mischiano con le emozioni, tante, tantissime. I pensieri che, inevitabilmente, vanno a un anno fa e, subito dopo, ritornano ai giorni nostri. Le paure, la sofferenza, il dolore, ma anche la speranza che, una dopo l'altra, fanno capolino in testa, perché lì, in quei luoghi messi a dura prova dalla prima ondata della pandemia, le lunghe ed intense settimane vissute sono e rimarranno per sempre un ricordo indelebile. "Un periodo davvero pesante e faticoso - racconta don Angelo Riva - La primavera del 2020 quando il Covid-19 è entrato nelle nostre comunità e ci ha fatto affrontare una dura prova. E' stato, usando un termine certo forte, che però spiega bene ciò che è accaduto, come essere in un 'tritacarne', dal quale non si riusciva più ad uscirne". Carenno, Vercurago, Calolziocorte,