Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci di ACCAM S.p.A ha dato il via libera al progetto che ha tracciato la strada per la soluzione della crisi aziendale che passerà attraverso la costituzione della NewCo, con AMGA Legnano S.p.A. e AGESP S.p.A., per dare una nuova vita all’impianto di smaltimento dei rifiuti di Borsano.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci di ACCAM S.p.A ha dato il via libera al progetto che ha tracciato la strada per la soluzione della crisi aziendale che passerà attraverso la costituzione della NewCo, con AMGA Legnano S.p.A. e AGESP S.p.A., per dare una nuova vita all’impianto di smaltimento dei rifiuti di Borsano salvaguardando l’ambiente, l’economia e i posti di lavoro. Grazie all’intesa e al coraggio di pensare in grande dei Comuni di Busto Arsizio e Parabiago – amministrati dal centrodestra – finalmente si è dato un importante segnale e indirizzo per costruire un nuovo progetto che possa ridare valore a un sito strategico per lo smaltimento dei rifiuti creando, inoltre, energia per la comunità, riducendo i consumi e tutelando il lavoro di tutti gli addetti che operano e di cui nessuno ha mai voluto parlarne. “Centrosinistra e grillini – dichiarano gli amministratori della Segreteria Provinciale del Ticino – hanno giocato una partita al ribasso in termini territoriali, economici e ambientali, rischiando di far passare la linea della chiusura completa dell’impianto bustocco, generando così un buco economico e lasciando a casa centinaia di lavoratori. Ricordiamo, in più, la centralità della struttura nell’ambito del conferimento dei rifiuti speciali sanitari, notevolmente incrementati a causa del Covid-19, e di tutti gli altri rifiuti di cui si è sempre alla ricerca di impianti specializzati nello smaltimento in sicurezza. Da anni la Lega sostiene che serve costruire un nuovo percorso per salvare la società, i lavoratori e avviare una vera e propria transizione ecologica, la stessa che tutti vogliono ma nessuno vuole metterci la testa per realizzarla davvero. Ecco perché è necessario che il progetto venga raccontato nella sua forma reale, senza faziosità e inutili prese di partito, come purtroppo è avvenuto a Castano Primo, Rescaldina e Canegrate, comuni contrari alla ‘nuova ACCAM’. E sicuramente Legnano avrebbe potuto giocare un ruolo in cabina di regia piuttosto che subire”. Inoltre, con l’interesse del Gruppo CAP ad entrare nel nuovo assetto societario, si avrebbe la possibilità di ottenere strumenti e risorse che andrebbero a potenziare le performance dello stabilimento, tornando a pensare al progetto di termovalorizzazione e, con un futuro teleriscaldamento, ovvero una tecnologia che permette di raggiungere livelli di rendimento di smaltimento molto elevati, garantendo importanti benefici sulla qualità dell’aria, grazie alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti (CO2) e di altri inquinanti. “Grazie alla termovalorizzazione, e quindi al teleriscaldamento, è possibile infatti – concludono i vertici provinciali del Carroccio – spegnere numerose caldaie di riscaldamento residenziale, soprattutto quelle dei condomini e dei i grandi plessi, le quali rappresentano altrettante sorgenti di inquinamento locale e distribuito all’interno di un insediamento urbano. Ad esempio si potrebbe anche pensare, data la vicinanza, di rendere ancora più efficiente l’Ospedale civile di Legnano, il quale dista linearmente poco più di 5 chilometri”. (Segreteria Provinciale del Ticino; Lega Lombarda per Salvini Premier)