Pressione sugli Ospedali ancora alta: la Lombardia rimarrà in zona rossa. Ma da dopo Pasqua, come ha annunciato il Premier Draghi, gli alunni fino alla prima media tornano sui banchi di scuola.
Si osserva un «miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente ancora alto» con 13 regioni con un Rt ancora sopra a 1. Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute pubblicato come ogni venerdì. «Le misure adottate nelle ultime settimane ci hanno consentito di cogliere qualche primissimo segnale di rallentamento del contagio. L’ Iss segnala un Rt a 1,08, la settimana passata era 1,16, e dopo 6 settimane per la prima volta c’è una decrescita. Anche l’incidenza è scesa sotto quota 250», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa a palazzo Chigi, precisando che «la situazione è ancora delicata, va seguita con la massima attenzione».
Il ministro nella conferenza stampa con il premier Mario Draghi nel pomeriggio di venerdì (dove ha annunciato che dopo Pasqual le scuole riapriranno fino alla prima media anche in zona rossa) ha confermato che è il Lazio l’unica regione a passare dalla zona rossa a quella arancione da martedì, secondo l’ultima ordinanza che era entrata in vigore il 15 marzo: dal 30 marzo potranno dunque riaprire nel Lazio scuole, negozi, centri estetici e parrucchieri.
Rimangono in arancione la provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria e Sicilia.
La Valle D’Aosta passa in zona rossa. Restano in zona rossa la provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia (dove la Regione ha varato norme più restrittive), Veneto e Campania.
Dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà in rosso per evitare gli spostamenti durante le festività pasquali. Il nuovo decreto legge che entrerà in vigore il 7 aprile dovrebbe prevedere una zona "giallo rafforzato", dove i numeri lo permetteranno, dove, per esempio, potrebbero riaprire bar e ristoranti a pranzo.
Rimane alto il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (12 Regioni contro 13 della settimana precedente). È quanto evidenzia il consueto monitoraggio dell' iss. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (39% contro 36% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento a 3.546 . Il tasso di occupazione in aree mediche è anche in aumento e sopra la soglia critica (43%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate: da 26.098 a 28.428.
L’incidenza a livello nazionale è inoltre ancora molto elevata. Alla luce della predominanza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità l’ Iss raccomanda «di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità». Nel suo report settimanale la Cabina di Regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute scrive che «è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine - si legge - si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi».