Come vuole la tradizione, ogni 25 marzo viene celebrata la festa del Santuario. E mentre sono stati sospesi gli appuntamenti tradizionali non manca la manifestazione di devozione dimostrata dai tantissimi fedeli che nella giornata di giovedì hanno raggiunto il santuario.
Immerso nel verde della vallata del Ticino, il Santuario della Madonna dell’Acqua Nera, comunemente noto come ‘Acquanera’ rappresenta un luogo di forte culto e venerazione mariana, non solo per i boffaloresi ma per tutti gli abitanti della zona. L’origine di tale devozione affonda le radici nel lontano 1816, quando la popolazione locale riconobbe alla Madonna il salvataggio di un carro trainato da cavalli che precipitò nel Ticino. Con la volontà di proteggere l’immagine della Vergine alla quale si attribuiva tale miracolo, venne costruita una chiesa solennemente consacrata il 24 marzo 1816. Da quel momento la devozione popolare divenne sempre più intensa e di tale profondo legame ne sono testimoni i numerosi ex-voto ancora oggi presenti. In modo particolare, alla Madonna si riconosce il miracolo avvenuto durante l’esondazione del 1868, quando le acque del Ticino fermarono la loro impetuosa corsa proprio nella chiesa dedicata a Maria, dove ancora oggi è possibile trovare una tacca che ne evidenzia l’altezza, a testimonianza del pericolo corso. Come vuole la tradizione, ogni 25 marzo viene celebrata la festa del Santuario. E mentre sono stati sospesi gli appuntamenti tradizionali come la fiaccolata notturna, il pranzo comunitario, il bacio alla reliquia e le tradizionali bancarelle, non manca la manifestazione di devozione dimostrata dai tantissimi fedeli che nella giornata di giovedì hanno raggiunto il santuario. Una fede silenziosa, rispettosa del momento che stiamo attraversando, ma sempre forte e presente.
Nella giornata di domenica verrà celebrata la Santa Messa al Santuario con la sola presenza delle autorità civili e religiose, nel pieno rispetto delle normative.