Croce Azzurra Buscate ha fondato il gruppo di lavoro sulle Pari Opportunità, composto da volontari/e che hanno sentito l’esigenza di confrontarsi su temi importanti.
Croce Azzurra Buscate, associazione aderente ad ANPAS Lombardia nella zona dell’Alto Milanese, ha fondato il gruppo di lavoro sulle Pari Opportunità, composto da volontari/e che dallo scorso autunno hanno sentito l’esigenza di confrontarsi su temi importanti come le identità, le violenze e le discriminazioni di genere, ormai facenti parte della realtà che ci circonda e che permeano anche la vita associativa. A seguito della pandemia da Covid-19, infatti, i dati sui femminicidi e sulla violenza ai danni delle donne hanno colpito l'attenzione dell'opinione pubblica così come quelli sul drastico calo dei dati occupazionali relativi al genere femminile; dati che si sommano al crescente peso psicologico che anche le volontarie hanno subìto durante quest'anno, in termini di sovraccarico lavorativo e di gestione familiare. Questo mix di dati sociologici e racconti ha spinto i Volontari/e di Croce Azzurra Buscate alla creazione di un team di lavoro su tali tematiche. “Il lavoro del Gruppo Pari Opportunità ha avuto inizio con l’analisi delle basi legislative – spiega Laura Marangon, responsabile della comunicazione di Croce Azzurra e membro del Gruppo - Ora ci stiamo dedicando ad allargare la base culturale, approfondendo i relativi concetti mediante corsi e libri a tema. Terminata la parte di acquisizione delle informazioni e delle competenze, gli intenti sono quelli di partire dalla zona in cui agiamo abitualmente, fino a estendere questa cultura su scala più ampia, condividendo il progetto con tutte le Associazioni aderenti ad ANPAS, tramite la diffusione di documenti e analisi, così come inviti a iniziative specifiche”. Il Gruppo Pari Opportunità si racconterà una volta al mese, attraverso i canali social associativi (in modo da raggiungere un pubblico il più vasto possibile), mettendo in luce le tematiche di volta in volta affrontate; gli obiettivi sono molteplici, tra cui approfondire attraverso la raccolta dati e loro analisi cosa avviene in merito a questo tema in una qualsiasi Pubblica Assistenza, individuando così degli spunti per rendere più paritaria la realtà associativa. “Sogniamo un futuro in cui ogni Associazione, attraverso l'analisi e l'eventuale attenta evoluzione della propria realtà, si possa proporre come modello di luogo più equo, paritario e sicuro per ogni "genere" e "diversità" nei confronti del territorio di appartenenza e di tutte le Pubbliche Assistenze d'Italia. Vogliamo che questo diventi un polo di trasformazione ed evoluzione culturale: proprio di questi tempi abbiamo imparato ancora di più che le differenze sono punti di forza e che la condivisione è la spinta per un futuro migliore”.