Lockdown rafforzato in Germania. Angela Merkel revoca le restrizioni, ammettendo i proprio errori e chiedendo scusa. I 'nostri' governanti dovrebbero prendere esempio.
"Ho sbagliato, vi chiedo scusa". Fa strano sentirsi dire certe frasi; fa strano, soprattutto perché a pronunciarle è un capo di Governo, quelli che, purtroppo, siamo stati e siamo abituati a vedere, sempre o quasi, scaricare eventuali colpe su altri, piuttosto che ammettere i propri errori. Ma la vera forza di un leader sta proprio in questo: tornare sui suoi passi quando capisce o gli fanno capire che la strada intrapresa non è giusta. Già, un vero leader e lei, Angela Merkel, ancora una volta, ha dimostrato di esserlo. Germania in lockdown rafforzato durante il periodo di Pasqua, anzi no, la cancelliera prima lo comunica, poi, anche a seguito di numerose critiche che le sono 'piovute' addosso, ci ripensa e revoca le restrizioni dure. "Un errore va chiamato con il suo nome e va corretto tempestivamente", sono state alcune delle parole pronunciate dallo stesso Premier tedesco. Un'ammissione certamente importante e che spiega la caratura di un politico. Un gesto che è andato oltre i classici e tradizionali schemi che, purtroppo, vediamo quasi ogni giorni da chi ci governa e ci rappresenta. Ho sbagliato, appunto, mi correggo e chiedo scusa, come dovrebbe essere. Ecco, allora, dopo un anno di Covid-19, di restrizioni, limitazioni e sacrifici, che cosa ci saremmo aspettati anche noi, qui in Italia, da qualcuno di quelli che sono alla guida del nostro Paese e delle nostre Regioni. Riconoscere le proprie mancanze e, quindi, scusarsi. Invece...