La didattica a distanza è una necessità posta dai tempi. Loro, però, auspicano che il prima possibile gli studenti possano ritornare a fare lezione sui banchi di scuola.
La didattica a distanza è una necessità posta dai tempi. Loro, però, auspicano che il prima possibile gli studenti possano ritornare a fare lezione sui banchi di scuola. I docenti dell'Istituto comprensivo di Arluno abbracciano in pieno il desiderio espresso dai genitori dei plessi scolastici cittadini affinchè questo avvenga quanto prima. Nella consapevolezza che la vera poesia del fare scuola consista nel poterlo fare "de visu" e non attraverso lo schermo di un computer. "I docenti - si legge in una nota diffusa dal sindaco Moreno Agolli - esprimono la loro vicinanza e solidarietà ai genitori che chiedono un ritorno in aula dei loro figli, consapevoli che anche la miglior didattica digitale integrata non può sostituire del tutto la frequenza in aula". E lo affermano aggiungendo che "Il lavoro in presenza è fatto di occhi che si guardano, interazioni nate dal qui e ora, pause, sorrisi, risate, voce che si indurisce quando è il momento di occhiate, si tratta di sentimenti, emozioni e relazioni, sono questi gli elementi che rendono più ricco il contesto di una lezione che non può prescindere dall'aspetto di umanità e socialità che nella Dad e pure nella Ddi è fortemente limitato". Regna però nelle loro parole la consapevolezza di doversi attenere alla normativa statale, per quanto stringente possa essere. Ma, certo, fanno intendere, la scuola in presenza è tutt'altra cosa.