Accam, il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice: "Se il 6 marzo avevo espresso un voto di astensione, ora ho votato convintamente sì alla delibera sul piano di ristrutturazione".
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Sono state due settimane di lavoro proficuo quelle che hanno separato le due assemblee dei soci: se il 6 marzo avevo espresso un voto di astensione, ora ho votato convintamente sì alla delibera sul piano di ristrutturazione dei debiti e il risanamento. Questa delibera ha visto l’accoglimento di modifiche da noi proposte e finalizzate a semplificare il documento nella logica seguita dal tavolo regionale della scorsa settimana. Quanto al progetto di newco che è stato illustrato ai soci vedo le condizioni che avevo posto come discriminanti nell’ultima assemblea e che avevo racchiuso nella formula delle tre T: il terreno sarà garantito per tutta la durata del piano; c’è un tempo congruo perché Amga, Agesp e Cap possano formulare un nuovo piano industriale e c’è la tutela degli investimenti. Ognuno, in questa partita, farà la propria parte e, grazie all’affitto del ramo di azienda che precederà l’acquisto degli asset di Accam da parte delle newco, non saranno assunti semplicemente dei debiti, come si trattasse di un semplice salvataggio, ma saranno realizzati importanti e necessari investimenti per il futuro e la realizzazione di un’autentica economia circolare in una logica di area vasta. Con la newco si chiuderà un’epoca e ne comincerà una nuova basata su trasparenza, competenza e una maggiore sostenibilità economica, sociale e ambientale nel ciclo dei rifiuti. Cosa, questa, di cui il territorio aveva assolutamente bisogno. Finalmente abbiamo la basi per realizzare un sogno: andare nel tempo verso una gestione dei rifiuti con meno incenerimento e sempre più differenziazione e recupero di risorse. (Lorenzo Radice, sindaco di Legnano)