Rotary in prima linea per sostenere gli studenti. Questa volta sono stati consegnati all’Istituto Einaudi di Magenta 8 Chromebook e 14 portatili da destinare ai ragazzi.
Rotary in prima linea per sostenere gli studenti. Questa volta sono stati consegnati all’Istituto Einaudi di Magenta 8 Chromebook e 14 portatili da destinare ai ragazzi che li useranno per la didattica a distanza. Il progetto ‘Usaid’ del Rotary è mondiale e vuole contribuire a garantire un insegnamento efficiente anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. Oggi, infatti, i corridoi delle Einaudi erano desolatamente vuoti e venivano svolte in presenza solo le attività di laboratorio e la didattica per i ragazzi diversamente abili e i bisogni educativi speciali. “I Chromebook - spiega la dirigente scolastica Maria Grazia Pisoni - permettono ai ragazzi di collegarsi al loro account personale e recuperare i loro materiali di lavoro, quindi sono uno strumento ideale per la didattica a distanza. I portatili sono l’ideale per gli studenti del liceo Artistico che necessitano di programmi particolari”. Il materiale è destinato alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate. Per poterne usufruire dovranno inoltrare una richiesta alla dirigenza e, sulla base della domanda pervenuta, verrà stipulato un contratto con la famiglia che verrà responsabilizzata e dovrà garantire la buona manutenzione dello strumento. Il computer verrà riconsegnato dallo studente alla conclusione del suo percorso scolastico, quindi dopo il quinto anno. Se sta frequentando classi inferiori potrà continuare a tenerlo anche durante il periodo estivo per poterlo sfruttare durante i corsi di recupero. “Una particolarità simpatica – ha sottolineato Osvaldo Chiaramonte, presidente del Rotary – alla consegna di oggi erano presenti tutti rotariani che hanno studiato o che addirittura insegnano nel prestigioso istituto Einaudi”. “Con questa donazione – conclude Andrea Ranzini – continuiamo nella linea di aiutare le scuole del territorio. Lo scorso 30 dicembre abbiamo donato delle lavagne Lim all’istituto delle Madri Canossiane e, quindi, i computer alle Einaudi”.