Il Comitato per Castano, gruppo in opposizione in consiglio comunale, ha presentato una mozione. "L'Amministrazioni valuti azioni formali per verifiche da parte del Tribunale".
Quello che chiedono sono azioni formali affinché il Tribunale competente possa verificare nel dettaglio, andando, eventualmente, a intraprendere le opportune azioni correttive. "Perché la situazione in cui versa Accam SpA, società proprietaria del termovalorizzatore di Borsano, è un argomento che deve essere affrontato in tutta la sua specificità e con tutti gli interventi possibili e necessari". E così ecco che il Comitato per Castano, gruppo sui banchi dell'opposizione in consiglio comunale, proprio a riguardo ha presentato una mozione... "Per conferire mandato al sindaco e all'Amministrazione a presentare una denuncia - dicono appunto dal gruppo - affinché venga vagliato dal magistrato preposto un intervento di controllo. Premesso, infatti, che la società Accam, nel corso della sua attività, ha fatto uso di ingenti capitali pubblici e risulterebbe, ad oggi, significativamente indebitata, oltre al fatto che nell'assemblea del 29 ottobre del 2019 il CdA relazionava ai soci in merito alla conferma, appurata con l'approvazione del bilancio d'esercizio 2018 del mancato rispetto del rapporto 80/20 tra fatturato nei confronti degli stessi soci e verso i non soci, imponendo per il mantenimento dello status di società 'in house' (status che così veniva definitivamente perso, obbligando i Comuni soci ad effettuare gare per l'affidamento del servizio di smaltimento rifiuti con procedure a evidenza pubblica; e senza dimenticare, ancora, da una parte l'incendio che si è innescato nel locale turbine, il 14 gennaio 2020, e che ha causato importanti danni all'impianto, con il fermo totale dello stesso per un mese e parziale per 45 giorni, dall'altra come, non essendo immediatamente attivabili le idonee coperture assicurative del gestore, Accam SpA sospendeva i pagamenti relativi alle fatture della sola gestione, pur tuttavia non bloccando il pagamento delle rate per i debiti pregressi, ai quali si aggiungono la mancata approvazione del bilancio 2019 dei Comuni soci, assieme anche che l'approvazione del bilancio consolidato 2019 del Comune di Castano non ha potuto prendere in considerazione i riferimenti contabili di Accam SpA, in quanto la stessa società non ha trasmesso alcun documento indispensabile per le operazioni di consolidamento (tra l'altro confermato dalla relazione del revisore dei conti del nostro Comune) e che diverse realtà socie, spinte dall'incertezza sul futuro, hanno ritenuto di appostare uno specifico accantonamento a 'Fondo Rischi Perdite Partecipate', fino al fatto che Castano non ha effettuato fin qui alcuna 'svalutazione', mediante apposito 'Fondo Rischi', della propria partecipazione detenuta proprio in Accam, ecco da qui, appunto, la presentazione della mozione". Il Comitato per Castano, insomma, vuole vederci chiaro ed avere un quadro dettagliato e preciso di quanto è accaduto e di ciò che sta succedendo e, soprattutto, che ci si attiva con azioni mirate e concrete. "Perché chiaro è che così non può permanere alcuna ulteriore fiducia nei confronti del CdA di Accam, che appare in evidente difficoltà nella gestione - concludono - E', allora, urgente che i sindaci possano avere e condividere informazioni certe e con determinato preavviso sui dati economici e patrimoniali (cosa che negli anni si è dimostrata di difficile ottenimento) ed è altrettanto doveroso che vengano adottati provvedimenti tempestivi, senza rimanere in attesa di piani di risanamento miracolosi, col forte rischio che questi non portino a nulla".