Ecco che la proposta di un giro del Moto Club Magenta che potrebbe diventare una ghiotta occasione per far girare le ruote appena torneremo in zona gialla.
Ecco che la proposta di un giro del Moto Club Magenta http://www.motoclubmagenta.com/ che potrebbe diventare una ghiotta occasione per far girare le ruote appena torneremo in zona gialla. Il percorso, realizzato da Oreste Ticozzelli, presidente del sodalizio Magentino, è stato pensato cercando di toccare tutti i circuiti e i ponti più noti della bassa Lombardia.
Partenza e arrivo da Magenta per un anello che si stende con un profilo tortuoso verso la bassa Lombardia, la Lomellina, Pavia e dintorni. Bandite autostrade e superstrade, anzi proprio la ricerca delle strade minori, quelle che si insinuano profondamente nella campagna Lombarda e che non smettono di svelare scorci interessanti e piacevoli. La natura che poco alla volta comincia lentamente a riprendere vita dopo il letargo invernale. Si punta verso Abbiategrasso e poi Vigevano per attraversare per la prima volta il Ticino che diventerà compagno di viaggio costeggiandolo e attraversandolo più volte. Il primo circuito Motociclistico incontrato è il l’Ottobiano Motorsport dell’omonimo paese, struttura capace di soddisfare sia gli amanti della velocità su asfalto sia chi ama il fuoristrada. Poca strada per trovarsi poi a costeggiare il Circuito di Dorno, patria dei crossisti. Il percorso prosegue immerso nelle campagne e nei piccoli paesi, scelti apposta per evitare il traffico e gustarsi il piacere della guida rilassata. Si riattraversa il Ticino a Bereguardo sul caratteristico Ponte di Barche che proietta il percorso poi verso Pavia. Sempre emozionante attraversare lo storico Ponte coperto che ci riporta di nuovo al di là del fiume azzurro. Se si evitano le strade principali ci si immerge in un susseguirsi di canali che si staccano dal fiume e disegnano e colorano il panorama fino al Ponte della Gerola con la sua caratteristica struttura in metallo. Ancora strada da fare costeggiando campi arati e si arriva così a passare accanto al velocissimo Circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV). E’ la volta poi del Ponte della Becca, che rappresenta l’ultimo dei nostri punti di interesse, per attraversare il Po’ e tornare sulla nostra sponda. Poco dopo incontriamo anche l’ultimo dei Circuiti in programma, la Pista di Castelletto di Branduzzo, che forse è la più cronologicamente datata e conosciuta dagli appassionati Lombardi. Non resta che risalire di nuovo sfiorando Pavia, Casorate Primo, Morimondo e di nuovo Abbiategrasso per tornare al punto di partenza. Un giro da poco più di 200 km fattibile senza fretta in meno di cinque ore o che può impegnare tutto il giorno con le adeguate pause turistiche e per il pranzo. Un percorso facile, poco impegnativo, da fare lasciando correre le ruote senza fretta, gustandosi magari la natura che inspira lentezza e piacere, un piacevole contrasto con la fretta quotidiana e le velocità che cerchiamo invece quando ci infiliamo nei Circuiti come quelli che abbiamo sfiorato.