Tre uomini di nazionalità marocchina sospettati di spacciare stupefacenti tra i boschi di Buscate, Bernate e Arconate sono stati rilasciati per mancata trasmissione degli atti.
Tre uomini di nazionalità marocchina sospettati di spacciare stupefacenti tra i boschi di Buscate, Bernate e Arconate erano stati arrestati nel mese di dicembre dalla Squadra Mobile di Biella. L’altro giorno sono stati rilasciati, due dalla casa circondariale di Biella e un altro da quella di Firenze. Il motivo è l’ennesimo errore o sbadataggine che dir si voglia. Ovvero chi di dovere si è dimenticato di trasmettere i fascicoli a Milano, non essendo Biella la Procura competente. «Ho sempre sostenuto che il tribunale competente fosse quello di Milano – ha detto l’avvocato Roberto Grittini che difende i tre uomini – L’altro giorno sono scaduti i termini e così ho presentato istanza di perenzione della misura». Come ha spiegato nel provvedimento il giudice presso il Tribunale di Biella, dottoressa Paola Rava, il pubblico ministero aveva presentato lo scorso 11 marzo declaratoria di perdita di efficacia della custodia in carcere per i tre nordafricani. I termini previsti dal codice di procedura penale per la rinnovazione della misura cautelare erano ormai decorsi, non essendo stati trasmessi gli atti all’autorità giudiziaria competente, ovvero il tribunale di Milano, e così non ha potuto fare altro che dichiarare la perdita di efficacia della misura cautelare. Ordinando l'immediata liberazione degli indagati.