Con la firma tra Comune di Legnano e proprietari dell'area della convenzione ex Bernocchi – ex Mottana, via al progetto di sistemazione idraulica del fiume.
Con la firma tra Comune di Legnano e proprietari dell’area della convenzione urbanistica 'Protocollo d’intesa ambito AT5' (ex Bernocchi – ex Mottana) avvenuta mercoledì 3 marzo può avviarsi il percorso per dare attuazione al progetto di sistemazione idraulica e spondale del fiume Olona, prima fase del recupero delle aree dismesse. Il progetto, da attuarsi in due stralci funzionali a seguito dell’ottenimento della concessione demaniale, comincerà dalle demolizioni di alcuni fabbricati industriali dismessi a ridosso del fiume e posti nel sub ambito in sponda sinistra (area ex Mottana) per continuare con quelle degli edifici nei subambiti sulla sponda opposta. La sistemazione idraulica e spondale è funzionale a declassare il livello di rischio di esondazione delle aree limitrofe all’alveo del fiume e quindi a rendere edificabile per le destinazioni residenziale e commerciale i vari ambiti. Le demolizioni del primo stralcio, sulla base del cronoprogramma, potrebbero cominciare in estate, una volta completata la pulizia dell’area e ottenute le autorizzazioni. Strettamente connessa al progetto urbanistico di recupero delle aree dimesse, la rimodellazione del fiume avverrà con sponde inclinate rivestite da massi. Soltanto a seguito dell’inizio delle opere di sistemazione idraulica si potrà procedere con l’approvazione dei cinque piani attuativi previsti dal masterplan e a questo assoggettati. Due sono gli obiettivi indicati dal PGT attraverso il Documento di Piano per l’AT5: il mantenimento di edifici storici ed elementi significativi di archeologia industriale e un parco pubblico lungo le sponde del fiume. Per il primo obiettivo la Soprintendenza ha posto un vincolo sulla Palazzina uffici costruita nel 1902 a due piani e sopraelevata nel 1925 e individuato porzioni di facciate di edifici produttivi riconducibili all’architettura industriale del primo ‘900. Per il secondo è stata prevista la formazione di un parco pubblico esteso lungo le sponde dell’Olona e con affacci su Corso Garibaldi e Corso Sempione; un parco che, per la scelta di essenze anallergiche e la presenza di elementi di architettura industriale, è stato denominato Bio Parco Archeologico.
Lungo il ciglio del fiume, da via Gabinella a via Pontida, si snoderà una pista ciclabile che, insieme con percorsi pedonali, aree di sosta illuminate, impianto di videosorveglianza e arredi costituirà l’infrastruttura del parco. Il progetto urbanistico si realizzerà attraverso cinque piani attuativi, corrispondenti ai cinque sub ambiti, indipendenti fra loro e in ciascuno dei quali il masterplan individua le aree da cedere per servizi, la viabilità interna ed esterna, la suddivisione delle aree edificabili e la destinazione d’uso. Nel dettaglio, il sub ambito 1 avrà destinazione commerciale-terziaria con possibilità di insediare anche medie strutture di
vendita, i sub ambiti 2 e 3 saranno residenziali con accesso da corso Garibaldi, il sub ambito 4 sarà terziario e vedrà un potenziamento dei servizi esistenti e il sub ambito 5 sarà in parte residenziale e in parte terziario e vedrà eventuali insediamenti di interesse pubblico. Su Corso Garibaldi, di fronte al museo civico “Guido Sutermeister”, il progetto prevede la formazione di una piazza a uso pubblico. Legata all’attuazione dei piani attuativi è la realizzazione, a carico dei proprietari delle aree, di due ponti ciclopedonali, fra i sub ambiti 1 e 3 e nel sub ambito 4, così come la manutenzione/ristrutturazione del ponte esistente in corrispondenza di via Madre Giuditta Baio. Tempi e modalità d’intervento sui ponti sono stati oggetto dell’addendum che ha integrato lo schema di protocollo d’intesa del 31 luglio 2020. Qualche dato: l’ambito AT5 ha una superficie di 77mila 900 metri quadrati, il parco Bio Archeologico avrà una superficie di 26 mila metri quadrati, la piazza che si affaccia su corso Garibaldi avrà una superficie di 3mila 90 metri quadrati, il volume edificabile è pari a 105 mila 165 metri cubi e altezza massima raggiungibile dagli edifici 25 metri.