La proposta della consigliera comunale di Arluno della Lega, Nella Maria Corrado. Il sindaco Moreno Agolli: "Occorre prima convocare un tavolo che coinvolga tutto il consiglio e nel quale si dia luogo ad una rilettura complessiva della storia e non parziale".
Ricordare le vittime delle foibe e gli esuli istriano-dalmati con iniziative concrete? Sì, ma con una rilettura globale e non parziale della storia. Il sindaco Moreno Agolli si è dichiarato disponibile a considerare la proposta della consigliera della Lega, Nella Maria Corrado, sull'intitolazione di una via o un parco cittadino in memoria o di una targa commemorativa delle vittime delle persecuzioni dei partigiani del maresciallo Tito, ma ha aggiunto questa precisazione. A cui ha poi annesso una proposta: "Del dramma delle foibe si è discusso molto in questi anni - ha detto il primo cittadino - manca però una produzione letteraria adeguata che favorisca momenti conoscitivi e storici, anche se nel 2017 abbiamo cercato di approfondire questa pagina della storia con il professore Giancarlo Restelli, io sono favorevole a ricordare i martiri delle foibe, però occorre prima convocare un tavolo che coinvolga tutto il consiglio e nel quale si dia luogo ad una rilettura complessiva della storia e non parziale". Insomma, prima il tavolo tecnico e poi un eventuale dare corso alle proposte formulate. Della necessità di rileggere la storia nella sua globalità si è detto persuaso anche il rappresentante di 'Cambiamo Arluno', Alfio Colombo: "Parlare di foibe senza parlare delle precedenti responsabilità del nazifascismo - ha detto - significa dare una lettura parziale della storia utile ad assecondare solo una parte politica".