L’iniziativa, a sorpresa, di docenti e alunni della scuola Media di Cuggiono per il giorno di San Valentino. Stupore, sorpresa e tanta gioia nei cittadini.
Vedevo i ragazzi un po’ ‘abbacchiati’, senza sport, possibilità di trovarsi normalmente (perché tutto è regolamentato), e, insieme, i loro sforzi di essere ligi, nella confusione complicata delle normative continuamente riviste, che ‘sballottano’ noi, figurarsi loro... - ci spiega la docente di lettere Chiara Gualdoni - Percepisco i loro problemi psicologici, relazionali: risentono eccome di tutta questa situazione. Panacea per tutti i mali? Dimostrare che anche in un momento così possiamo fare qualcosa di bello insieme, qualcosa di un po’ misterioso e allo stesso tempo di avvincente. Il quadrimestre era finito, non avevamo in programma attività pesanti, anzi, era necessario qualcosa che li divertisse e alleggerisse i cuori. E, poi, c’era San Valentino! L’idea è stata quella di scrivere poesie d’amore. ‘Eh, ma poesie d’amore no!’, qualcuno ha obiettato. Vuoi bene a qualcuno? Alla mamma, ad un amico, al tuo gatto, persino ad un piatto di carbonara...” Nascono così dichiarazioni di affetto e attestazioni di amicizia ma anche inni alle “lasagne della nonna” o componimenti contro il razzismo, e, ancora, riflessioni sul Coronavirus o elogi alla Primavera, sempre più vicina, a cui l’inverno cede gentile il passo. “Ho coinvolto - continua la prof. Gualdoni - anche altri colleghi, a cui va il mio ringraziamento, per la realizzazione dell’iniziativa con alcune classi di prima, seconda e terza Media: prof. Chiara Cucchi, prof. Fabio Mazzetto, prof. Elena Zecchini, prof. Simona Baroli, prof. Augusto Moro. Persino un mio ex allievo appassionato di poesia, di 17 anni, vittima recentemente di alcuni atti di bullismo a scuola, e con cui sono rimasta in contatto, ha scritto numerose poesie, che mi ha concesso per l’iniziativa, permettendomi di valorizzarlo e di ridargli un po’ di fiducia. La sera del 13 febbraio, alle 20, appuntamento in piazza a Cuggiono (-4 gradi ma tanto entusiasmo) e divisi a gruppetti, con i ragazzi e almeno un adulto presente (tra i volontari dell’Ecoistituto Valle del Ticino, Giovanna Cattaneo del Comitato Genitori di via Cavour e la collaborazione di due papà, Baroli e Merlo), abbiamo iniziato a ‘tappezzare’ Cuggiono (grazie al supporto dell’amministrazione e dell’assessore Serena Longoni) di poesie. Le abbiamo portate anche a Castelletto: arrivati fino al Naviglio con ancora dei fogli i ragazzi hanno avuto l’idea di realizzarne delle barchette ‘Se le lasciamo andare e raggiungono qualche cuore spezzato lo possono consolare...’.” Un risveglio così, a San Valentino, non se lo sarebbero mai aspettati i cuggionesi. Una sorpresa bellissima proprio nella giornata dedicata per tradizione all’amore: il dono, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, di una poesia (firmata con pseudonimi) appesa alle cassette della posta, ai cancelletti, ai portoni delle case, incuriosisce. C’è il sole e si passeggia volentieri tra le vie, scoprendo (anche grazie ai social che hanno rilanciato con #poesiecorsare #amoreacuggiono #diffondiamore) tantissime poesie d’amore, appese un po’ ovunque: forse non perfette ma sicuramente vere, originali, preziose, che ci raccontano delle emozioni dei ragazzi. La comandante corsara O’ Malley, in un linguaggio giocoso e piratesco, aveva dato indicazioni precise: leggerle, raccoglierle e conservare quelle che colpivano maggiormente, comunicarle, condividerle... Sui social tantissimi commenti di apprezzamento. Un medico, rincasando dopo una notte di lavoro, aveva scritto così: “Grazie ragazzi per averci ricordato che con più poesia il mondo sarebbe un posto migliore”. Non saranno perdute. Le 117 poesie saranno raccolte prossimamente in un libro: la somma di tutte le concezioni dell’amore viste attraverso gli occhi dei ragazzi.