Parchi, luoghi per tornare a fare attività sportiva in emergenza Covid. Anche il Comune di Parabiago aderisce al progetto 'Sport nei parchi' di Anci.
L'effetto nefasto del Covid si è fatto sentire anche sullo sport. Chi era solito frequentare palestre e centri sportivi per tenersi in forma o praticare attività agonistica, infatti, si è visto impedito a poter continuare a farlo per effetto delle restrizioni imposte dalla necessità fronteggiare l'emergenza. A creare terreno fertile per la passione sportiva sono, però, anche i parchi. E proprio al rapporto tra questi ultimi e lo sport si rivolge un progetto varato dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, cui pure il Comune di Parabiago ha deciso di dare il suo assenso. "Il progetto 'Sport nei parchi' - ricorda la giunta nella propria delibera - nasce in considerazione della particolare situazione sanitaria e delle misure di contenimento adottate per fronteggiare l'emergenza che hanno costretto alla chiusura palestre e centri sportivi e hanno generato una grande richiesta di spazi all'aperto per la ripresa delle attività sportive in sicurezza". Tra i requisiti indicati dall'Anci figura l'obbligo per il Comune che aderisce all'iniziativa di mettere a disposizione un'area parco di almeno 500 metri quadrati "facilmente accessibile e pianeggiante". E, nel caso del comune di Parabiago, la scelta è caduta sul polmone verde di via Zanella. E, per dare fiato alla realizzazione del progetto, l'Amministrazione comunale del sindaco Raffaele Cucchi ha deciso di stanziare una somma di 2.000 euro. La strada seguita dal Comune stabilisce inoltre che "le Asd - Ssd (associazioni e società sportive dilettantistiche, ndr), previo accordo con il Comune, potranno svolgere durante la settimana dal lunedì al venerdì la propria attività in queste aree a pagamento e nel weekend si impegnano ad offrire un programma di attività gratuite della durata di almeno quattro ore destinate a diversi target". L'amore per lo sport e il desiderio di garantirne una pratica costante pur nell'emergenza che caratterizza i tempi attuali urla quindi più forte del virus.