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Parabiago

Bonifca del tetto della tribuna

Una rimozione e un'aggiunta. Si prospetta una seconda vita per il tetto della tribuna del campo sportivo Venegoni- Marazzini. Il Comune di Parabiago ha, infatti, dato il via all'intervento con cui punta a bonificarlo dalla presenza di eternit.

Una rimozione e un'aggiunta. Si prospetta una seconda vita per il tetto della tribuna del campo sportivo Venegoni-Marazzini. Il Comune di Parabiago ha, infatti, dato il via all'intervento con cui punta a bonificarlo dalla presenza di eternit. "Dopo avere approvato il progetto definitivo per la rimozione dell'eternit - spiega il Comune in una nota - e la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 14,4 kWp sul tetto della tribuna del campo, l'Amministrazione comunale ha avviato i lavori, si tratta di un intervento importante finanziato con i fondi per l'emergenza di Regione Lombardia e che intende preservare la salute dei ragazzi che frequentano il campo, oltre a investire in un rispetto ambientale e di risparmio energetico". In un solo intervento sono quindi concentrati due benefici. Per quanto concerne la posa dell'impianto fotovoltaico, il Comune specifica che "Consentirà di utilizzare al massimo l'energia prodotta, aumentando la possibilità di autoconsumo fino all'80% e immagazzinando l'energia prodotta durante il giorno per poterla usare durante le ore al buio, quando a esempio è necessaria l'illuminazione dei campi". La soddisfazione per il decollo dell'intervento scorre sulle parole dell'assessore ai Lavori pubblici, Dario Quieti: "La nostra amministrazione è da sempre attenta a investire a favore dell'ambiente e della salute dei cittadini - afferma - e nemmeno in tempo di pandemia il nostro impegno e lavoro sono mancati in termini di progettazioni e realizzazione, intervenire in questo modo sulla tribuna del campo Venegoni- Marazzini ci permette di ottenere una duplice valenza ambientale". Il primo valore aggiunto consiste, prosegue, "Nello smaltimento dell'eternit che elimina un inquinante", il secondo, invece, "in un risparmio energetico e di risorse per la realizzazione di un impianto innovativo che produce energia elettrica". A documentare la pregnanza dell'opera concorre anche lo stanziamento messo a disposizione per effettuarla, ovvero 85 mila euro.

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