Dopo la stagione nella coalizione sovranista, Forza Italia sembra prendere una posizione più moderata: l’autorevole europeista Draghi convince, Brunetta, Tajani e Berlusconi accettano.
Forza Italia si schiera con Mario Draghi. Che il profilo dell’ex presidente della Banca Centrale Europea fosse gradito ai forzisti non è certo un mistero: fu l’allora premier Berlusconi a volerlo a capo di Bankitalia nel 2005, e pare che dal Cavaliere Draghi abbai ricevuto un consistente endorsment per la scalata alla Bce. Già da ieri si vociferava che un consistente gruppo di parlamentari, capeggiati da Mara Carfagna, potesse schierarsi a favore del premier incaricato; poi ancora stamane Brunetta esprimeva fiducia: «Il voto è sempre un passaggio sacro, ma in questo caso potrebbe aggravare la crisi. La scelta di Draghi va nella direzione di un governo di unità nazionale con le migliori risorse del Paese». Nel pomeriggio poi è stato il vicepresidente Tajani a spiegare che Forza Italia avrà «un’atteggiamento molto positivo» nelle trattative con Draghi, la cui scelta viene considerata «coerente con la linea» indicata dal partito. Una presa di posizione netta, dunque, quella dei forzisti, sicuramente coerente con l’ideologia di partito, ma anche piuttosto distante da quelle della coalizione di centrodestra. Non sorprenderebbe che in un prossimo futuro il partito di Berlusconi possa prendere distanze ancor più ampie dalla coalizione sovranista verso un nuovo fronte moderato che comprenda, chissà, anche Italia Viva.