Dalla Russia alla Cina milioni di persone in preda agli eventi
Mentre milioni di italiani si godono le meritate vacanze in riva al mare o al fresco della montagna, intorno a noi, un po' attenuati dalla voglia di ferie, riecheggia il grido di allarme clima in quasi tutto il mondo: spaventosi roghi devastano la Russia; piogge intense la Polonia, la Repubblica Ceca, la Germania, il Pakistan e la Cina; enormi iceberg si staccano dalla calotta polare. Ma cosa sta succedendo? Gli stravolgimenti climatici sono ormai all'ordine del giorno e, cara grazia, che questa volta non hanno interessato l'Italia. Ma non si può solo assistere a queste scene sperando siano programmi televisivi, occorre che i Governi si impegnino a trovare soluzioni nel breve ma soprattutto nel lungo periodo.
La situazione Russa dovrebbe far pensare: "Né noi né i nostri antenati sono stati testimoni di un tale fenomeno in mille anni, dalla fondazione del nostro Paese", ha dichiarato alla tv il maggior metereologo ruusso. "È un fenomeno unico che non trova precedenti negli archivi", ha proseguito. Anche San Pietroburgo intanto ha registrato un record assoluto nelle temperature, con 37,1 gradi sabato scorso, dopo i 38,2 di Mosca il 29 luglio. Il calo delle temperature nella Russia centrale e nordoccidentale non si verificherà prima del prossimo 20 agosto anche se da mercoledì i venti occidentali potrebbero allentare la morsa dello smog su Mosca, secondo il numero uno dell’agenzia meteorologica russa, Alexander Frolov. «Dato che le temperature medie sono ora di 35-40 gradi e di 44 gradi nel distretto del Volga, un calo di 3-5 gradi non è molto importante», ha detto Frolov. Qualche breve pioggia è attesa per il 13 e il 14 agosto, quando le temperature risaliranno ancora seppure di poco.