A Magnago... Maurizio Macciantelli, partigiano ucciso nel 1944 all'incrocio tra le quattro strade durante un attacco a dei camion tedeschi, è diventato Manciatelli.
Dovunque ora si trovi, avrà sfoderato un sorriso bonario. Perché, se a Lonate Pozzolo il suo nome se lo sono ricordato giusto e lo hanno inserito correttamente nella toponomastica, a Magnago, invece, hanno commesso una piccola imperfezione. E così lui, Maurizio Macciantelli, partigiano ucciso nel 1944 all'incrocio tra le quattro strade durante un attacco a dei camion tedeschi, è diventato Manciatelli. Che andrà bene per quanti si dilettano con gli anagrammi ma non per un adeguato ricordo storico di chi combattè per la libertà dell'Italia e pagò purtroppo con la morte. Macciantelli nacque a Nova Milanese il 13 marzo 1924 e, ancora giovane operaio, diede luogo a un distaccamento partigiano garibaldino in Valle Olona. E qui, appunto, trovò la morte mentre affrontava i tedeschi venendo da essi colpito. Il suo corpo fu poi utilizzato per terrorizzare la popolazione. E alcuni comuni della zona hanno appunto pensato di onorare il suo sacrificio inserendolo nella loro toponomastica. Ricordare chi ha combattutto per la patria è gesto nobile e sacrosanto. Ricordarne il nome preciso appartiene al novero del rispetto. Per la persona e per ciò che ha rappresentato. E la persona si chiama, e sempre si chiamerà, Macciantelli.