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La 'Candelora'

Oggi é il giorno in cui la Chiesa celebra la presentazione di Gesù al Tempio, che nella tradizione popolare prende il nome di "Candelora". Racconti e significati di questo giorni descritti con attenzione da Marcello Mazzoleni.

Oggi é il giorno in cui la Chiesa celebra la presentazione di Gesù al Tempio, che nella tradizione popolare prende il nome di "Candelora". In ogni regione italiana ci sono diversi proverbi che tentano di trovare una possibile evoluzione di ciò che resta della stagione invernale, in base alle condizioni del tempo che si presentano nella giornata di oggi, ovvero se nell'inverno saremo ancora dentro, in genere si dice per quaranta giorni, oppure se ne saremo a breve già "fora".
I proverbi regionali sono tuttavia in palese contrasto fra loro, anche in zone molto vicine, e dunque non hanno alcun riscontro nella realtà. Ad esempio, per gli emiliani o i toscani se piove ne saremmo fuori, mentre per i veneti e i lombardi questo accade se c'è il sole... e così via con molte altre differenze tra le varie zone e province d'Italia. In ogni caso, l'essere già fuori dall'inverno era sempre visto come buon auspicio, perché avrebbe favorito una celere ripresa delle attività agricole, mentre l'esserne ancora dentro era vissuto con evidente sofferenza e timore per ovvi motivi. Non è superfluo, al proposito, ricordare che noi siamo invece la prima generazione nella storia dell'umanità che teme le fasi miti (che hanno sempre portato prosperità e benessere ai popoli) e auspica quelle fredde (che hanno sempre portato crisi, pestilenze, epidemie e carestie). Non ci faremo una bella figura con le generazioni future, e non solo per questo, ma tant'è. A qualcuno doveva pur capitare ed è capitato a noi. Succede.
Tornando ai nostri proverbi, è doveroso, a questo punto, precisare che quello della "Candelora" è uno dei pochissimi detti popolari in cui la tradizione non é riuscita ad individuare una tendenza affidabile, come accade anche con l'alternanza presunta del tempo tra la domenica delle Palme e quella di Pasqua, la quale anch'essa non trova alcun riscontro nella realtà, come ho dimostrato dati alla mano e pubblicato qualche anno fa (proporrò di nuovo quel post nei prossimi mesi quando sarà il momento). Il motivo è naturalmente chiaro: il tempo che fa in un determinato giorno non ha la minima correlazione con quello che farà nelle settimane successive.
La realtà - al di là del tempo che fa il giorno della Candelora - è dunque che l'inverno almeno sino alla metà di marzo avrà ancora molto da dire, seppur in un contesto di giornate che si allungano di tre minuti al giorno e di temperature in lenta ripresa, sempre in un contesto decisamente freddo. Un po' come accade per l'estate quando siamo ai primi di agosto e ci siamo sempre dentro almeno sino alla metà di settembre, seppur in maniera via via minore. E lo stesso avviene per l'inverno ai primi di febbraio, anche se la parte più severa è di certo ormai alle spalle! E non è cosa da poco.

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