Vecchio ospedale di Legnano, al via il tavolo di lavoro tra Comune, ATS e ASST per aggiornare il protocollo d’intesa. Situazione dei servizi socio sanitari mutata negli ultimi 6 anni.
Un protocollo d’intesa sul vecchio ospedale stipulato nel giugno 2015 in un quadro sensibilmente diverso da quello attuale; da qui la necessità di rimettere mano al documento alla luce dei tanti cambiamenti intervenuti in poco meno di sei anni e quindi la decisione di avviarne l’aggiornamento. È quanto annunciato nella seduta della commissione consiliare 9 'Salute' dall’assessore Anna Pavan. "La situazione dei servizi socio sanitari e assistenziali è considerevolmente mutata nel corso degli ultimi sei anni - ha spiegato Pavan - basti pensare che quel protocollo d’intesa fu siglato dal Comune di Legnano con l’allora Asl Milano 1, ora ATS Città Metropolitana, e l’Azienda ospedaliera di Legnano, ora ASST Ovest Milanese; soggetti dei quali, in parte e soprattutto per ATS, sono anche state ridisegnate le funzioni. Per questo, dopo aver già avuto contatti con gli altri attori del protocollo, avvieremo un tavolo di lavoro per verificare le reali necessità della cittadinanza dell’intero distretto del Legnanese in merito ai nuovi bisogni espressi dal territorio: la maggior integrazione tra servizi diversi, il potenziamento delle prestazioni ad alta frequenza, la medicina di famiglia, le nuove fragilità e il carattere multiculturale assunto dalle nostre comunità. Il nostro obiettivo resta quello di realizzare nel vecchio ospedale l’integrazione dei servizi che riguardano la persona, con particolare riguardo ai cronici, agli anziani e ai disabili". Nel dettaglio, oltre ai mutati assetti istituzionali dei soggetti firmatari del protocollo (ASL inglobata in ATS Città Metropolitana e Distretto di Legnano che diventa Distretto Ovest Milanese), bisogna considerare, in ambito sanitario, l’assegnazione ad ATS di diversi servizi alla persona prima erogati da ASL (fra cui vaccinazioni, consultori, medicina legale, protesi e ausili), la proposta di nuove tipologie di strutture territoriali (POT e PRESST), l’individuazione di possibili degenze di comunità (in continuità con sub acute, postacute e intermedie) e l’istituzione dell’infermiere di comunità in capo ad ASST. Tra i cambiamenti di rilievo intervenuti nel sistema sociale sono da ricordare la nascita del Piano di Zona Altomilanese, risultato dell’aggregazione di Legnanese e Castanese; l’istituzione di Azienda So.LE, che si occupa di erogare alcuni servizi prima gestiti direttamente dai Comuni e che gestisce fondi nazionali e regionali assegnati al Piano di Zona; l’implementazione progressiva dell’housing sociale. Conclude Pavan: "Il tavolo di lavoro servirà per stabilire cosa ospiterà il vecchio ospedale dove, nel frattempo, sono già stati avviati interventi di recupero di alcuni stabili. L’obiettivo che in passato era stato identificato con il nome di 'Cittadella della Fragilità', all’interno del Comparto 1, rimane; per realizzarsi però va declinato alla luce di cambiamenti sostanziali che dobbiamo tenere in debita considerazione".