La Thruxton è una moto che incarna l’essenza sportiva di Triumph con una classicità e uno stile Cafè Racer che non può mai passare di moda. Classica, ma piena di contenuti.
La Thruxton è una moto che incarna l’essenza sportiva di Triumph con una classicità e uno stile Cafè Racer che non può mai passare di moda. Classica, ma piena di contenuti che, a dispetto della linea e dei richiami ai favolosi anni ’70, è capace di essere assolutamente all’avanguardia. La Thruxton prende il nome nell’omonima gara Thruxton 500 in cui la Triumph negli anni ruggenti ha dominato e da cui è nata una moto simbolo della casa Inglese. Ora il modello più sportivo del bicilindrico Inglese è equipaggiato con il motore 1200cc High Power evoluto che guadagna 8 Cavalli portando al Potenza totale a ben 105 CV di pura razza Britannica, con una coppia spostata ancora più in basso a favore del piacere di guida. Un motore, verniciato nero, che diventa parte integrante dell’estetica e lasciato bene a vista sotto il lungo e filante serbatoio, lasciando poi che gli occhi scorrano sulle ottime finiture generali di una moto curatissima nei dettagli. Stilosissima la fascia in acciaio che fissa superiormente il serbatoi e fa pendant con il bel tappo Monza satinato, marmitte a doppio cono con finitura spazzolata, che caratterizzano entrambi I lati che danno un suono pieno, corposo, educato ma personale. Un po’ ingombrante la bellissima sella monoposto con guscio di copertura e il lungo parafango posteriore, forse si poteva fare di meglio, ma la classicità è garantita.
Il telaio è un tradizionale doppia culla in acciaio che garantisce una ottima stabilità coadiuvato da sospensioni di riferimento: Showa Big Piston pluriregolabile alla forcella da 43mm e una pregiata coppia di Ohlins, marchiati Triumph, al posteriore. Una ciclistica raffinata fino a far perdere altri 6 kg, rispetto alla versione R, che può contare su bellissimi cerchi a raggi con pneumatici Metzeler Racetec RR dal grip sportivo che non ha bisogno di presentazioni. Freni al top con pinze radiali monoblocco M50 davanti e una pinza flottante Nissin a 2 pistoncini al posteriore; naturalmente non manca l’ABS, disinseribile come il controllo di trazione per gli amanti delle emozioni estreme. Alta di sella con una posizione comoda su una morbida, ma non cedevole sella in alcantara, busto inclinato in avanti, proteso sopra il lungo serbatoio ad impugnare i semimanubri non eccessivamente bassi e dalla giusta larghezza. Snella, di vita e anche la larghezza del serbatoio permette di tenere le gambe bene attillate alla moto con un triangolo favorevole e mai stancante tra manubrio, sella e pedane.
Il motore è pieno e vigoroso e la ciclistica sincera regalando una facilità di guida immediata che però diventa più impegnativa quando si spinge, anche se la stabilità e la tenuta è rigorosa e precisa sia sul misto stretto sia sul veloce. La frenata è da riferimento, ben dosabile e pronta, e anche la frizione, a filo, richiede poco sforzo e ha uno stacco molto preciso aiutando un cambio preciso anche se non velocissimo. Facile farsi prendere la mano dalla risposta di un motore davvero a punto che dispone di ben tre riding mode: Sport, Road e Rain, che regolano la risposta dell'acceleratore, dove la Road è perfetta per tutto, ma la Sport vi conquisterà incarnando l’essenza della Thruxton. Ottimi i consumi, vicino ai 20 km/lt, che permettono soste non frequenti al distributore nonostante i soli 14,5 litri di capienza del serbatoio. Alla ricca componentistica in termini di qualità si possono aggiungere altri ghiotti pezzi dalla linea dedicata composta da ben 80 accessori unica e personale la propria Triumph Thruxton RS. Il prezzo di acquisto parte da 16.000 euro; alto, ma giustificato dall’ottima componentistica e dall’esclusività del modello destinato a non invecchiare mai. (Foto Cristina Pertile)