Una cosa è la plastica delle bottiglie e degli imballaggi e un’altra cosa è il mater-bi. Da AEMME Linea Ambiente: "I due materiali vanno assolutamente separati".
Una cosa è la plastica delle bottiglie e degli imballaggi e un’altra cosa è il mater-bi, materiale i cui componenti essenziali sono l’amido di mais e gli oli vegetali. Una è riciclabile, l’altro è biodegradabile. Entrambi vengono, dunque, avviati verso un processo virtuoso, ma conferirli insieme nel sacco giallo significa commettere un errore. Tale sottolineatura risulta obbligatoria, a fronte di quanto emerso dalle recenti analisi condotte sulla plastica che i cittadini dei vari Comuni serviti da AEMME Linea Ambiente conferiscono nei sacchi gialli: ebbene, la presenza di sacchetti in mater-bi risulta, purtroppo, sempre più imperante e questo obbliga il personale dei centri Corepla (il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) ad intervenire per separarli, etichettandoli come “materiale estraneo” che, come tale, viene poi avviato allo smaltimento. A tutti gli effetti introdurre un sacchetto in mater bi nella raccolta della plastica è un errore nella separazione domestica dei rifiuti. Questo non solo comporta un pesante svantaggio economico e un costo gestionale aggiuntivo, ma risulta anche penalizzante in termini ambientali e di sostenibilità, perché vanifica quella filosofia che sta alla base della raccolta differenziata che mira al recupero dei materiali. Ricapitolando, nel sacco giallo per la raccolta degli imballaggi in plastica è vietato introdurre i sacchetti in materi-bi. Questi ultimi vanno, infatti, conferiti nell’umido o, al limite, nei rifiuti indifferenziati.