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Salute, Editoriali

Vaccini... per posta

Vaccini 'Moderna' portati alle Regioni con i furgoni di Poste Italiane. In furgone? Già. Ed è una delle più grandi vaccinazioni della storia, non solo italiana, ma mondiale.

Direttamente dalla pagina Facebook dell'Istituto Superiore di Sanità (poi postato anche su quella del Ministero della Salute): "Sono arrivate questa mattina (ieri, 12 gennaio, ndr) presso la sede dell'ISS 47.000 dosi di vaccino Moderna; dopo le procedure di stoccaggio in una stanza adibita all'interno dell'istituto, saranno distribuite presso le Regioni, trasportate dai furgoni di Poste Italiane". Beh... volendo riprendere una delle celebri frasi del mitico Carlo Verdone, verrebbe quasi da dire "In che senso?". Cioé, quanto scritto l'abbiamo capito, la domanda o il dubbio che ci viene, però, è legato alla parte finale del messaggio. "Furgoni?"... ci mancherebbe (è bene precisarlo subito), qui non stiamo mettendo assolutamente in discussione Poste Italiane e i suoi servizi, piuttosto ci sorge spontanea un'altra domanda o, se preferite, un dubbio: una tra le più grandi vaccinazioni della storia, non solo italiana, bensì mondiale, e, in particolar modo la distribuzione e la consegna delle dosi nelle varie Regioni del nostro Paese, alla fine, affidata, appunto, a dei furgoni? Vaccini per posta, insomma! Chissà, molto probabilmente, avranno ragione gli esperti e coloro che stanno lavorando e programmando l'intero servizio, comunque permetteteci di avere una o più perplessità...

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