Il sindaco di Busto Garolfo, nonché insegnante, Susanna Biondi interviene sulla mancata riapertura delle scuole in presenza. "E' inaccettabile. I nostri giovani ancora sacrificati".
Il suo è il giudizio di un'addetta ai lavori. Oltreché sindaco di Busto Garolfo, Susanna Biondi, infatti, è anche insegnante. E sullo slittamento della riapertura della scuola in presenza, esprime un giudizio netto: non è accettabile. "Per scelta - spiega - ho sempre evitato di dare giudizi personali su norme e disposizioni emanate dagli enti superiori, perché ritengo che, ogni tanto, soprattutto in una situazione così difficile, sia obbligatorio tacere ed evitare polemiche accogliendo le scelte fatte da chi di competenza". Ma sulla scuola deroga, per una volta, a questo principio e sfodera la sua analisi: "Di fronte a questo ulteriore slittamento della ripresa delle attività scolastiche - prosegue - quelle vere che non si attuano dietro a un pc, perché la scuola è altro e comunque molto più della didattica a distanza, mi risulta davvero difficile restare in silenzio. Non ritengo accettabile continuare a sacrificare così i nostri giovani , la loro socialità e la loro preparazione, la scuola è troppo importante". Biondi sostiene che si sarebbe potuto agire ben diversamente ed evitare così di sottoporre, a suo avviso, gli studenti ad una situazione penalizzante: "Si sarebbe potuto intervenire sui mezzi di trasporto - ribadisce - adesso si potrebbero utilizzare i tamponi rapidi per tracciare il contagio e si potrebbe anche prevedere di vaccinare gli studenti al più presto invece di lasciarli per ultimi". Uno scenario che, continua il sindaco bustese, rischia di ripercuotersi in negativo sul cammino armonioso degli stessi studenti: "I nostri ragazzi si troveranno nei prossimi decenni a pagare il conto salato di questo disastro - profetizza sperando ovviamente di essere smentita - e intanto, nel presente, ci si continua a occupare di tutto tranne che di garantire la loro crescita, la formazione, l'acquisizione delle conoscenze e competenze che rappresentano il futuro di tutta la società, ora davvero basta". Un pronunciamento figlio soprattutto della passione che il sindaco bustese ci ha sempre messo nell'attività di insegnamento.