Da Varese a Legnano, a Natale la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate sostiene le mense dei poveri. A fianco de Il Pane di Sant’Antonio a Varese e della Casa della Carità di Legnano.
La solidarietà passa attraverso un pasto caldo. Per le festività di quest’anno la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, con un intervento straordinario, ha deciso di sostenere quanti tra Varese e Legnano si occupano di vecchie e nuove povertà, garantendo a chi vive in stato di bisogno un piatto caldo o del cibo da mettere in tavola. Per le mense dei poveri gestite da “Il Pane di Sant’Antonio - Casa della carità” di Varese e dalla “Casa della carità” della parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù di Legnano la Bcc sosterrà i costi per i pranzi nel periodo delle feste; a queste si aggiungono le realtà del mercato solidale di Legnano, de La Luna - banco di solidarietà di Busto Arsizio, della mensa dei poveri di via Luini a Varese e del banco di solidarietà alimentare 'Non solo pane' sempre di Varese alle quali è stato erogato un contributo di solidarietà. "Complessivamente sono sei realtà del nostro territorio che stanno dando importanti risposte a un bisogno che l’emergenza sanitaria ha acuito pesantemente», spiega il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Mutuando le parole di Papa Francesco, tutti dobbiamo riappropriarci della solidarietà, anche solo con un piccolo gesto quotidiano, per evitare che in questi tempi difficili il timore e la paura portino gli animi ad indurirsi. Il nostro essere vicini al territorio, in questo Natale si traduce nell’essere vicini a chi aiuta gli ultimi, nel sostenere quanti operano ogni giorno nel dare risposte concrete alle persone bisognose e che vivono nell’indigenza". Del resto, dall’inizio della pandemia, sono cresciute significativamente le richiesta di aiuti e di cibo. Molte famiglie con minori, donne e padri separati, giovani che dal precariato sono passati alla disoccupazione si sono ritrovati negli ultimi mesi a bussare alle porte delle Caritas e degli enti assistenziali. «Dal lockdown in avanti le richieste sono incrementate», dice don Marco Casale, presidente dell’associazione Il Pane di Sant’Antonio e responsabile della Caritas decanale di Varese. "In primavera siamo arrivati a raddoppiare i pasti erogati per le nuove richieste di famiglie che si sono trovate nell’impossibilità di far conto su uno stipendio. Ed è un trend che continua a crescere e al quale abbiamo dato risposta dapprima individuando nuovi spazi dove poter erogare i pasti in totale sicurezza; in secondo luogo, facendo leva su una consolidata relazione con il territorio: viviamo grazie alle donazioni che riceviamo e alle eccedenze ricevute da alcune catene di supermercati". Quello de Il Pane di Sant’Antonio per la mensa dei poveri è un impegno costante, 365 giorni all’anno, che fa leva su 140 volontari. Le richieste sono cresciute anche a Legnano dove c’è la Casa della Carità. "Il fatto che la Bcc abbia fornito l’aiuto necessario per la somministrazione dei pasti nelle feste natalizie ci sostiene e ci stimola nel nostro servizio", osserva Paolo Evalli, coordinatore della mensa della Casa della Carità. "Senza le mani dei volontari non si farebbe nulla, ma senza il sostegno di chi ci aiuta con le donazioni non potremmo dare un pasto caldo tutti i giorni a chi ne ha bisogno. Queste forme di solidarietà che si ripetono, mantengono nel cuore dei nostri ospiti qualche speranza per il futuro; si accorgono, ogni giorno, di non essere soli". Opera con l’erogazione diretta di pasti serali la mensa di via Luini a Varese, mentre La Luna - banco di solidarietà di Busto Arsizio, il banco di solidarietà alimentare 'Non solo pane' di Varese e il mercato solidale attivo alla parrocchia Beato Cardinal Ferrari di Legnano raccolgono generi alimentari e non solo e li distribuiscono alle famiglie bisognose.