L'atto verso l'amico e collega Francesco Maria Bienati, direttore di 'Corriere Alto Milanese', è particolarmente vigliacco: frasi ingiuriose e xenofobe gratuite e codarde.
Viviamo in un momento storico molto complesso, frastornati dagli eventi e dalle situazioni che quotidianamente vanno ad incidere sulle nostre vite. I grandi ideali politici e sociali sono andati disgregati ormai da tempo e noi, in Italia come nel resto del mondo, andiamo a ricostruire logiche politiche e ragionamenti nuovi. Si tratta di normale dialettica, di democrazia. Un confroto fra posizioni, spesso anche molto contrastanti, ma che racchiudono il senso profondo e gli ideali di ciascuno.
Ecco perchè l'atto verso l'amico e collega Francesco Maria Bienati, direttore di 'Corriere Alto Milanese', è particolarmente vigliacco: frasi ingiuriose e xenofobe gratuite e codarde. Sì, proprio codarde, perchè non firmate ma scritte in forma anonima su una cancellata, con stili fascisti che mai più vorremmo rivedere.
La battaglia informativa, culturale e personale che l'amico/collega Francesco Maria Bienati ormai da anni sta portando avanti, per dare voce al volto nuovo di questa Italia così poco rappresentata, fatta di tutti i nuovi italiani (multietnici e multireligiosi) che cercano di integrarsi nel nostro Paese, non può e non deve non trovare il sostegno di tutti noi. Simili attacchi così beceri non metteranno a tacere i valori di democrazia e libertà in cui tutti noi crediamo.