Il sindaco Chiara Calati: "Ricordiamo non solo la violenza fisica, ma anche quella verbale, la discriminazione, il giudizio, la colpa".
Un’installazione particolare, un leggio e una sedia rossa e i versi della poetessa Alda Merini, per ricordare tutte le donne vittime di violenza, anche, e a maggior ragione, in questo periodo, che ha esasperato molte situazioni già critiche e costretto a convivenze forzate (con la pandemia e il lockdown si segnala infatti una difficoltà ulteriore nel chiedere aiuto e un aumento dei casi di femminicidio, con un caso ogni due giorni secondo i dati del Dossier del Viminale 2020), per dire “Mai più violenza sulle donne”. “Abbiamo affidato alla poesia di Alda Merini - spiega il sindaco di Magenta Chiara Calati, che ha letto con l'assessore al Welfare e pari opportunità, Patrizia Morani, hanno letto alcuni versi della poetessa Alda Merini - la denuncia contro ogni forma di violenza. Ricordiamo non solo la violenza fisica, ma anche quella verbale, la discriminazione, il giudizio, la colpa. Troppo spesso alle donne è impedito di essere semplicemente loro stesse, troppo spesso sono costrette a dimostrare di essere sempre all’altezza della situazione: una brava madre, una brava moglie, una brava lavoratrice, una brava manager. O è troppo bella o troppo brutta, troppo magra o troppo grassa. Stereotipi che sono essi stessi forme di violenza...”