E' festa a Castano per l'invidiabile traguardo raggiunto da Alice Erle
C’erano proprio tutti l’altro giorno in via Umbria a Castano Primo. Il vicensindaco Roberto Colombo, l’assessore Franco Gaiara, alcuni familiari ed amici, oltre alla stampa locale. Perché l’occasione era di quelle particolari, che non capitano tutti i giorni e che, per questo, devono essere festeggiate in grande stile. Il 10 luglio scorso la castanese Alice Erle, nella città del nostro territorio ormai da tantissimi anni, molto conosciuta ed alla quale tutti vogliono bene, ha, infatti, tagliato l’invidiabile traguardo dei 103 anni. Più di un secolo di vita, tra aneddoti, storie e racconti per una persona speciale. Originaria di Altissimo, in provincia di Vicenza, è arrivata nel castanese ormai oltre 50 anni fa, prima a Robecchetto con Induno, poi a Castano, dove assieme al marito, Tullio Santolin (cantore alla parrocchia Madonna dei Poveri, agricoltore e persona stimata e conosciuta da molti nel nostro territorio), ha costruito la sua nuova casa. Sei figli, una madre straordinaria ed una grande lavoratrice, che ha vissuto gli anni terribili delle due guerre mondiali. “Ha dedicato la sua vita alla crescita della famiglia – dicono due dei figli – Faceva la casalinga e, soprattutto, la mamma. Severa quando c’era da esserlo, sempre pronta ad aiutarti ed a consigliarti. Ci bastava guardarla negli occhi per capire cosa stesse pensando in quel preciso momento”. Mentre i due figli ci raccontano della loro mamma, la signora Alice è lì, accanto a loro, circondata dall’affetto delle autorità locali, di altri familiari, amici ed anche di alcuni vicini. “E’ sempre stata una donna sana – continuano – disponibile, intelligente e dal carattere eccezionale. Quando qualcuno non stava bene ed era costretto ad andare in ospedale per le cure, lei era la prima a correre, rimanendo per giorni e notti intere ad accudirlo”. Ma qual’è, se lo chiedono, sicuramente, tutti il segreto per arrivare fino a 103 anni? Forse il carattere, la costanza, l’impegno per il marito ed i figli e, ovviamente, una sana alimentazione. Ancora tanti aguri signora Alice.