Un servizio dopo l’altro. Ore e ore in ambulanza con le tute protettive e la mascherina. La pubblica assistenza Inter Sos di Magenta è nuovamente in prima linea nell’emergenza Covid.
Un servizio dopo l’altro. Ore e ore in ambulanza con le tute protettive e la mascherina. La pubblica assistenza Inter Sos di Magenta è nuovamente in prima linea nell’emergenza Covid, ma i dati di novembre sono ben superiori a quelli della scorsa primavera. Per le convenzioni 118 su Milano e hinterland Areu ha chiesto e ottenuto da Inter Sos sei mezzi suppletivi Covid, in aggiunta ai 5 già previsti. Ulteriori due mezzi per Busto Arsizio e uno per Legnano. I servizi per l’Asst Ovest Milanese sono di 70, 80 al giorno. Numeri impressionanti. “Nel mese di marzo – riferisce il presidente di Inter Sos Luca Casè – avevamo due auto aggiuntive per il 118 su Milano e una su Bergamo. Adesso siamo a sei aggiuntive soltanto per Milano”. Dalla sede di via Quadretto a Magenta si cerca di gestire al meglio questa situazione che era prevista, ma non in questi termini. Si cerca personale, dipendente e volontario per fronteggiare l’emergenza. “La preoccupazione c’è, inutile negarlo – aggiunge – stiamo lavorando oltre il limite delle forze, consapevoli che si debbano prendere decisioni importanti per poter tornare alla normalità”. “Nele sole scorse ore avevamo dodici auto per il 118 e dieci erano Covid”, continua. Il sistema pare avere rotto ogni protocollo. L’altro giorno è stato richiesto di trasferire un paziente a Parma, fuori regione. In più dall’altro giorno viene prestato servizio anche all’autodromo di Monza, come richiesto ad Areu. Dove è stato allestito un centro triage per pazienti con sintomi lievi che vengono visitati direttamente sull’ambulanza. Gli ospedali sono al limite. Sette reparti Covid a Legnano, sei a Magenta, tre ad Abbiategrasso, con Cuggiono tenuto libero.