E' l'ipotesi che si sta facendo largo proprio in queste ore e che dovrebbe essere confermata o meno entro domenica. Alcune restrizioni ulteriori, ma senza blocchi totali.
Lo sta ripetendo, ormai, da settimane il Premier Giuseppe Conte, ma questo non esclude completamente che, comunque, un lockdown ci possa essere. O meglio, l'ipotesi che si sta facendo largo proprio in queste ore è quella sì di un lockdown, però 'leggero'. Si deciderà, insomma, entro domenica, il bivio indicato dagli scienziati, poi si capirà cosa potrebbe accadere. Allo studio di Governo e Ministero della Salute, insomma, ci sarebbe, oltre alla chiusura di alcune tipologie di negozi che avevano ottenuto una deroga nelle zone rosse, anche lo stop ai negozi nel weekend, come già avvenuto per i centri commerciali: rimarrebbero aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai. La data cruciale, come detto, resta il 15 novembre. Per domenica si prevede, infatti, che i tre quarti almeno delle Regioni siano in fascia arancione o rossa, o in conseguenza delle norme contenute nel Dpcm, o grazie ai provvedimenti assunti dai governatori. La novità è il fortissimo pressing che l’esecutivo, con i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia, sta esercitando sui presidenti delle Regioni e sui sindaci, perché facciano scattare misure più severe: dal lockdown totale nei Comuni dove si sono creati focolai, alla chiusura di strade e piazze in cui troppi cittadini si affollano per il passeggio e lo shopping. "Entro novembre va messo in sicurezza tutto — ha avvertito Boccia in una delle tante call — Ogni intervento necessario deve essere fatto su scala territoriale".