Al momento si contano al Fornaroli di Magenta quattro reparti acuti Covid-19 e due subacuti al Cantù di Abbiategrasso.
Una pressione costante, continua e sempre più grave. L'Ospedale Fornaroli di Magenta, oltre a quello di Legnano e in parte Abbiategrasso, cerca sempre più di sopperire all'aumento di pazienti Covid-19 in attesa e bisognosi di ricovero.
"Abbiamo anticipato l’apertura di nuove aree dedicate, così da far fronte alle urgenze del pronto soccorso – spiega la dottoressa Chiara Radice, direttore sanitario a Magenta – Un vantaggio è che, rispetto a marzo, sappiamo cosa ci attende e abbiamo tanti strumenti in più per gestire l’emergenza"
Una struttura inizialmente pensata di supporto, ma anch'essa tornata in pieno nell'emergenza con questa seconda ondata. Ma l'Ospedale Fornaroli, con le professionalità che vi lavorano, ha risposto con attenzione e grande organizzazione.
A Magenta si contano ora quattro reparti acuti Covid, due subacuti al Cantù di Abbiategrasso. Fondamentale il supporto del nuovo Pronto soccorso del Fornaroli, un Dea (Dipartimento d’emergenza e accettazione) aperto in fretta e furia in piena pandemia e oggi valvola di sfogo irrinunciabile, grazie a venti camere Obi (Osservazione breve intensiva) che ospitano pazienti in attesa di tampone o valutazione. "E’ fondamentale capire come accedere alla struttura – continua la direttrice medica Radice – Chi ha sintomi deve passare dal medico di base, quindi, se necessario, chiamare il 112, perché è Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) che dispone dei numeri dei ricoveri e smista i pazienti. Chi ha sintomi Covid non venga spontaneamente in Pronto soccorso".
Altissimi anche i tamponi processari per le scuole ogni giorno: 200 a Magenta e 100 ad Abbiategrasso. Il sistema per ora regge ma serve uno sforzo da parte di tutti, soprattutto per il rispetto delle regole.