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Salute, Territorio, Milano

Fontana: "Sì zona rossa, ma coi dati"

Il presidente della Regione Lombardia è tornata sulla 'zona rossa'. "Non sono contrario, ho solo detto che bisognava valutare gli ultimi dati. Milano oggi come Bergamo a marzo".

Lombardia 'zona rossa': è tornato a parlarne il presidente della Regione, Attilio Fontana, e lo ha fatto in collegamento con Rai Radio 1. "Innanzitutto - ha detto - non sono i dati di un giorno che contano, ma quelli almeno di una settimana. Io credo che, comunque, rispetto a chi ha fatto sacrifici in quest'ultimo periodo, ossia dall'ordinanza emessa proprio dalla Regione, fosse doveroso che di ciò si tenesse conto. Poi, io accetto che ci abbiano messo in 'zona rossa' e che si applichino ulteriori restrizioni, però pretendo che si valuti tutto quanto è stato fatto. Voglio poter spiegare ai miei cittadini: è stato fatto uno sforzo e non è bastato oppure grazie per quello che avete fatto ed ha funzionato". Lo stesso governatore, quindi, si è soffermato sull'ordine dei medici della Lombardia che ha accusato il governo regionale di avere messo in campo poche azioni durante il periodo estivo per prevenire una simile situazione. "L'ordine dei medici è sempre stato in una posizione conflittuale nei confronti delle decisioni che abbiamo preso - ha ribadito - Ci sono tanti altri esperti che la pensano in modo diametralmente opposto. Tra l'altro, le scelte portate avanti, sono state prese sulla base dei consigli e delle condivisioni con il nostro Comitato Tecnico Scientifico, al cui interno c'è pure un rappresentante dello stesso ordine dei medici di Milano. Ripeto, voglio vedere i dati delle ultime settimane; dati che non ho potuto esaminare". Ancora, le RSA. "Nelle varie strutture - ha commentato Fontana - appena abbiamo notato che si è alzato il livello di contagio, sono state, immediatamente, chiuse tutte le porte. Ciò non toglie che i dipendenti, purtroppo a volte, involontariamente, portino all'interno il virus". E, infine, la realtà attuale. "Quello che è accaduto a Bergamo a marzo, adesso sta succedendo a Milano - ha concluso - Anche se ci tengo a precisare che io non lo so se la situazione oggi è come in primavera, questo bisogna chiederlo ai medici. Ma ripeto, se siamo in un momento drammatico, è giusto che stiamo in zona rossa".

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