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Eventi, Magenta

"Questo strano San Martino..."

Magenta si prepara a vivere una festa di San Martino, Patrono della città, intensa e in piena sicurezza. Il messaggio del prevosto don Giuseppe Marinoni.

Magenta si prepara a vivere una festa di San Martino, Patrono della città, intensa e in piena sicurezza. Il nuovo Dpcm sembra non apportare modifiche alle celebrazioni religiose: “Abbiamo le chiese più sanificate che santificate!” afferma scherzoso il Prevosto don Giuseppe Marinoni. Sabato 7 novembre alle 18 verrà aperta la Porta Santa, dando inizio alla Perdonanza di San Martino, fino al sabato successivo. Sarà possibile per i fedeli confessarsi in tutta sicurezza e partecipare alla Santa Messa di domenica mattina e a quella di mercoledì 11 novembre alle 10. In tutte le chiese, inoltre, domenica 8 novembre sarà in vendita il dolce di San Martino, segno di carità, simbolicamente diviso a metà: metà per i poveri, per la RETE delle associazioni assistenziali cittadine (San Vincenzo, Caritas, Casa dell’Accoglienza e Non di Solo Pane), metà per la speranza di ciascuno. “Questo è il momento dell’obbedienza alle indicazioni che ci vengono date - continua Don Giuseppe, - dobbiamo invocare tutti la virtù della Mitezza. Sono sempre tutti molto arrabbiati, i leader politici italiani e mondiali… basti vedere come Trump negli Stati Uniti stia accogliendo i risultati elettorali. Ma anche tra la gente, dal basso, c’è molto astio”. Un clima che non giova al morale generale: per questo, il Prevosto ha voluto dispensare alcuni consigli per vivere meglio questa fine 2020. “Sono consigli che metto in pratica personalmente fin dallo scorso lockdown. Non dobbiamo nasconderci dietro a un dito: tutti abbiamo avuto paura in quei momenti e questo sentimento, purtroppo, ci accompagna ancora. E allora, il primo consiglio è di guardare un solo telegiornale al giorno: alcuni medici mi hanno raccontato di persone che non riescono a spegnere il televisore, alla continua ricerca di notizie sui numeri, sui provvedimenti… tutto ciò non aiuta a stare sereni. Cerchiamo, poi, di concludere la giornata con un sorriso, con un bel film comico. Sono convinto, forse perché è anche nel mio carattere, che un buon cristiano debba essere anche una persona con una certa autoironia. E, infine, guardiamo sempre verso l’alto, al Signore e attiviamo la virtù della Speranza”.

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