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Territorio

'Worlds Apart: ma non così diversi'

Danza, recitazione e musica insieme per raccontare l'immigrazione d'america

Il sogno diventa realtà. Danza, recitazione e musica insieme per raccontare l’immigrazione di tanti italiani del nostro territorio verso l’America e St. Louis. Questo è “Worlds Apart: ma non così diversi”, spettacolo che nasce da un più ampio progetto di scambio culturale tra la Orizon Danza ed il St. Louis Community College e che, oggi, ci fa dire come Castano Primo, Busto Garolfo e Dairago (i tre comuni dove l’8, il 9 ed il 10 luglio andrà in scena, presicamente all’auditorium Paccagnini, in piazza Burgaria e al cine teatro Sacro Cuore di via Mazzini) sono sempre più internazionali. Realizzata grazie, appunto, alla sensibilità ed al contributo delle tre cittadine, nonché alla sponsorizzazione della federazione sportiva Libertas, dell’azienda Ital – Tek, al prezioso aiuto di tanti privati e all’impegno di insegnanti e ragazzi, l’iniziativa prende forma circa un anno fa da un incontro casuale tra la direttrice della Orizon, Vincenza Aurilio, ed il docente di teatro della struttura americana, Christopher Stephens. Parlando tra loro, entrambi si rendono conto di avere una passione comune, ossia la crescita professionale e l’arricchimento artistico dei loro allievi. Iniziano così a sognare di incontri, dove poter mettere a confronto le diverse esperienze e capacità degli alunni, fino a quando dalle parole si arriva ai fatti. Ben presto si crea, quindi, un progetto condiviso che racchiude al suo interno uno scambio culturale tra i ragazzi delle rispettive scuole (in questi giorni il gruppo di artisti americani è ospite nel nostro territorio; poi, dal 15 luglio, toccherà agli allievi della Orizon recarsi negli Stati Uniti, dove avranno la possibilità di seguire un Master Class di una settimana di lingua inglese, hip hop, danza africana e danza jazz e per portare sulle scene lo spettacolo: il 17 ed il 18 a Milwaukee, il 24 a St. Louis e il 25 a Herrin) e la realizzazione, proprio, di un momento che mettendo insieme danza, recitazione e musica abbia come tematica principale l’immigrazione, nel particolare quella degli italiani, provenienti dalla zona di Castano, Buscate, Cuggiono e diretti a St. Louis nei primi del ‘900. Lo spettacolo racconta, infatti, di sogni, difficoltà e progetti di tutti coloro che tra il 1900 ed il 1930 dall’Italia arrivarono negli Stati Uniti d’America, sperando in una vita migliore. E’ la storia del punto di vista degli italiani d’America che viaggiarono con queste speranze affrontando una realtà molto dura a contatto con emigranti di altre parti del mondo. Si guarderà al Sogno Americano, alle difficoltà del lavoro nelle miniere d’argilla, alle voci che si intrecciano con accenti della lombardia e l’inglese, momenti di tristezza, sconforto e nostalgia si susseguono ad attimi gioiosi, di allegria, attraverso le danze popolari dell’epoca e le tradizioni che immancabilmente ognuno porta con sé. Insomma un insieme di emozioni, idee, pensieri, racconti e progetti che hanno fatto parte e continueranno sempre ad essere un elemento significativo della nostra storia e del mondo.

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