Lombardia 'zona rossa': non è più il tempo della 'beneficenza' al resto d'Italia. Adesso e per un bel po' dovremmo pensare solo e soltanto a noi. Ne saranno capaci Fontana e 'company'?
Non vogliamo essere volgari e, allora, diciamo che... "E' il momento che si tirino fuori davvero gli attributi". La Lombardia 'zona rossa', l'ennesimo duro colpo dopo una primavera già lunga e difficile; ma la Lombardia che, oggi più che mai, deve dimostrare (e questo spetta a chi è là, nei palazzi di Milano) finalmente quel carattere e quella forza che, fino ad ora, purtroppo sono sempre venuti meno. "Basta", insomma, con la 'beneficenza' al resto d'Italia; il tempo è finito; non ce la possiamo più permettere, perché adesso siamo noi ad avere bisogno. Siamo noi che ci troviamo in un periodo buio. I cittadini, i commercianti e le varie realtà produttive di sacrifici ne hanno già fatti molti, anzi tantissimi, e li stanno continuando a fare. Marzo, aprile e in parte maggio sono passati come se in questo anno nemmeno fossero esistiti, poi è arrivata l'estate (una piccola ripresa) e, quindi, ecco di nuovo i mesi autunnali da cancellare dal calendario. No, non è più il momento di guardare in casa altrui. Oggi serve pensare, e seriamente, al nostro interno. 'Stop' con le solite parole, le critiche, gli slogan e lo scaricare le colpe (giusto per accaparrarsi qualche voto), servono i fatti, concreti e mirati. "Basta", lo ripetiamo ancora! Già, "Basta" con il chinare ogni volta il capo e mettersi in gioco o al servizio degli altri. Noi e soltanto noi, è da qui che, forse, si deve ripartire, altrimenti le conseguenze (comunque, già, pesanti) saranno ancor di più enormi per tutti. Ma chissà se, alla fine, il governatore Attilio Fontana e 'company' ne saranno veramente capaci?