“Noi ci siamo, soprattutto in questo periodo difficile”. A dirlo dall'altra parte del telefono è Piera Gualdoni, responsabile della Caritas di Inveruno.
“Noi ci siamo, soprattutto in questo periodo difficile”. A dirlo dall'altra parte del telefono è Piera Gualdoni, responsabile della Caritas di Inveruno. Da poco avevano aperto anche a Inveruno un Centro di ascolto per intercettare tutte quelle realtà fragili che hanno bisogno di un aiuto: non solo economico e materiale, ma anche relazionale e psicologico. “Spesso la Caritas viene vista come un ente preposto ad aiutare i “poveracci”, ma no, in realtà cerchiamo di mettere in atto quella carità cristiana che passa anche attraverso a una spalla su cui piangere o a una persona che ascolta le tue preoccupazioni in silenzio. Viviamo un momento difficilissimo dove si sta sgretolando quella fragile rete sociale che riusciva ancora a mantenere viva la nostra comunità. Certo, per il centro di ascolto lo sportello in presenza è fondamentale per aiutare le persone e adesso, che dopo nemmeno un mese di apertura, dobbiamo già chiudere, ci siamo chiesti come poter fare. Ma se l'obiettivo è aiutare le persone a essere felici, non si può cedere quando c'è più bisogno. Così ecco che proseguiremo con il servizio per via telefonica: il numero è sempre quello, 351/1331503, attivo il giovedì dalle 14 alle 16 e il sabato dalle 9 alle 11. Qui troverete sempre le orecchie e il cuore di un volontario pronto a intercettare le vostre esigenze e per quanto possibile a esaudirle. Chi si trova meglio a scrivere i propri pensieri, può farlo mandando una mail a centroascoltoinveruno [at] gmail [dot] com. Gli altri servizi al momento sono sospesi causa Covid-19, ma mediante questo Centro di Ascolto puntiamo a tenere monitorati anche tutti i casi di fragilità che già stiamo seguendo”.