A lanciare l'allarme sono diversi cittadini di Cuggiono
Quando la sporcizia degenera in degrado, d’estate le ‘magagne’ sono evidenti, lo scenario è desolante e alcune parti del paese di Cuggiono sono in balìa della noncuranza. Un giro d’orizzonti mostra come le zone verdi necessitino di manutenzione più frequente e se aggiungiamo la maleducazione della gente che abbandona i rifiuti, il quadro è completo. Diverse le aree interessate, come i parchetti pubblici del Piave, di via S.Fermo e l’ex fabbrica Lattuada: uno spazio enorme dove le sterpaglie regnano sovrane. Non è un bello spettacolo e la questione è seria in relazione all’aspetto igienico. Per esempio, ‘Aedes Albopictus’ non è un incantesimo ‘potteriano’ ma il nome della famigerata zanzara tigre, che crea problemi di carattere sanitario data la capacità di trasmettere agenti patogeni responsabili di malattie infettive. A questo proposito, ogni anno il Comune emette un’ordinanza per la lotta a quest’insetto: semplici consigli per evitarne la diffusione, messi a punto dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia. Al via allora gli interventi di disinfestazione contro le zanzare, che trovano terreno fertile alla proliferazione con fattori ambientali favorevoli come la presenza di acqua; vietato quindi abbandonare contenitori dove possa raccogliersi acqua piovana; svuotare fioriere e annaffiatori e per i trasgressori, sanzioni da 150 a 500 euro. Piena collaborazione dei cittadini, ma si può dire lo stesso di chi vigila sulla sicurezza sanitaria? Eppure si evidenziano alcuni ristagni d’acqua, come alcuni canali per l’irrigazione di campi agricoli dove i rifiuti la fanno da padrone vicino alle case. Ne è un esempio quello in via F.lli di Dio, già soggetto a segnalazioni, che ha subìto un interramento parziale per consentire l’ingresso alle abitazioni, con il risultato che quando il canale è vuoto c’è un perenne ristagno d’acqua. E ‘magicamente’ appaiono sciami di zanzare e anche esseri più antipatici, come le bisce d’acqua che senza chiedere permesso fanno visita in casa. La gente è stanca di questo degrado: non sarebbe opportuno informare chi di dovere affinché il verde e i canali vengano puliti, almeno vicino alle case? Che senso ha emettere ordinanze quando poi nessuno monitora le zone comunali? Il cittadino solerte collabora, ma alle aree pubbliche chi deve provvedere? Certi che le istituzioni provvederanno a sistemare tali problemi, proprio per incoraggiare i cittadini a comportamenti più virtuosi.