Aneddoti di una Fiaccolata: per una settimana, 58 persone di tutte le età hanno convissuto come una grande famiglia per portare in parrocchia la luce della testimonianza di fede e di condivisione; ripercorrendo gli 854 km da Loreto a Bernate, riviviamo con i partecipanti retroscena di un’avventura sportiva e votiva dal grande spessore comunitario. L’accoglienza del bernatese frate Mario Colombo a Pieve Quinta (Forlì-Cesena) ha rifocillato il gruppo in viaggio per le Marche con un pranzo in amicizia a base delle migliori specialità della Romagna. Il giorno successivo (martedì 26 agosto) il fuoco della Fiaccola è stato benedetto dal vescovo Giovanni Tonucci con don Angelo di Bernate nel Santuario di Loreto, che conserva l’immagine della Madonna Nera e le mura della Santa Casa di Nazareth. E a Loreto fuoco chiama fuoco: è curioso che in occasione della festa della Natività della Vergine (8 settembre) è stata il centro delle celebrazioni proprio una fiammella, quella della Lampada per l’Italia che da dieci anni arde nella Santa Casa. I tedofori si sono alternati correndo da mattina a sera in un continuo saliscendi su strade molto secondarie (ecco spiegati gli 800km…) : impossibile enumerare le cittadine, le località, i paesini dispersi nel verde appenninico che sono stati attraversati tra lo sguardo a volte indifferente, a volte stupito, a volte incoraggiante della gente. E anche da casa, a Bernate, si continuava a collaborare. Si fa presto infatti a dire ‘Fiaccolata’ ma l’organizzazione di un evento così, è davvero impegnativo: il percorso, il pernottamento, la ricerca degli sponsor (anche quest’anno numerosi e generosi), la minuziosa burocrazia, …occupano mesi e mesi di preparazione.