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Territorio

Superstrada: "Più di pancia che di testa"

Ad Abbiategrasso il capogruppo della civica 'Ricominciamo Insieme', Luigi Alberto Tarantola, interviene nel dibattito sul progetto Anas della superstrada Vigevano – Malpensa.

Ad Abbiategrasso il capogruppo della civica 'Ricominciamo Insieme', Luigi Alberto Tarantola, interviene nel dibattito sul progetto Anas della superstrada Vigevano – Malpensa che è stato stoppato dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, in quanto si sta lavorando a un progetto alternativo a basso impatto ambientale. "Se il fronte del 'Sì' avesse ascoltato bene le ragioni di chi è contrario al progetto Anas palesemente nato vecchio, costoso e di grande impatto ambientale, sarebbe stato possibile trovare e attuare già da diversi anni una soluzione condivisa, sostenibile e volta a rispondere alle reali esigenze di mobilità del territorio – spiega Tarantola – Invece, hanno sempre adottato la sterile politica del muro contro preferendo ragionare con la pancia, anziché con la testa". Il capogruppo di Ricominciamo Insieme poi spiega che già 10 anni fa l’asse dei sindaci del buonsenso, formato dallo stesso Luigi Tarantola (Albairate), Emilio Simonini (Cisliano), Willie Chiodini (Ozzero), Domenico Finiguerra (Cassinetta di Lugagnano), Luigi Cairati prima e Daniela Pallazzoli dopo (Cusago), aveva chiaramente espresso contrarietà solo a questo progetto Anas, dando invece piena disponibilità a confrontarsi per trovare una soluzione progettuale alternativa a basso impatto ambientale, economicamente sostenibile e che si integrasse con il sistema del trasporto ferroviario e quello delle piste ciclabili. "È la stessa soluzione che, alla luce di quanto dichiarato dal governo nazionale per voce del ministro De Micheli, si prospetta oggi nel 2020 partendo dalla riqualificazione dell’esistente – aggiunge Tarantola – I sindaci del Sì al progetto Anas ad ogni costo, quindi, ci hanno fatto perdere più di 15 anni. Hanno politicizzato la vicenda e messo in moto la loro macchina del potere per delegittimare ad ogni costo i sindaci critici e ovviamente evitando nei fatti ogni forma di confronto. L’augurio è che, nell’attesa di conoscere in dettaglio la nuova proposta progettuale, finalmente si riesca ad affrontare il tema della mobilità in modo serio e razionale, tenendo conto delle peculiarità di un territorio ancora oggi di forte tradizione agricola".

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